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Inter e Milan, l'ombra dei vincoli sul nuovo San Siro: tre anni di lavoro in fumo?
INCERTEZZA - Si attendeva la delibera della Giunta di Palazzo Marino, ma proprio su questo punto si addensano le nubi e non è sicuro che arriverà e se arriverà comunque nei tempi previsti dal dibattito pubblico, entro il 21 gennaio. Il tutto si innesta in un clima di grande incertezza dato anche dalla ferma volontà del governo di non abbattere il Meazza, come da programma per Inter e Milan. Non solo il possibile vincolo relazionale sulla Scala del Calcio, come evidenzia La Gazzetta dello Sport, può aggiungersi anche quello monumentale che scatta dopo 70 anni (2024) e metterebbe la parola fine al progetto. I club aspettano la decisione del Comune ma osservano con attenzione anche perché la sola redazione del progetto esecutivo sul distretto San Siro (l'obiettivo era farlo partire a inizio 2023) costa tra i 40 e i 50 milioni.
SESTO - Per questo rossoneri e nerazzurri si tengono la porta aperta alla possibilità di portare i lavori fuori da Milano, cerchiata in rosso in questo senso Sesto San Giovanni con le ex aree Falck. L'apertura dal sindaco è arrivata da tempo, seguita dalla 'sponsorizzazione' del ministro Matteo Salvini. Suning e RedBird vogliono un nuovo stadio e non fanno passi indietro, il progetto San Siro è sempre più a rischio e pensare a un futuro altrove è un'opzione sempre meno remota.