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  • Inter e Milan, il progetto per il nuovo stadio: cosa resta in piedi di San Siro, la stima sul prezzo e c'è una deadline

    Inter e Milan, il progetto per il nuovo stadio: cosa resta in piedi di San Siro, la stima sul prezzo e c'è una deadline

    • Redazione CM
    Inter e Milan, avanti insieme per un nuovo stadio a San Siro: ma cosa resterà in piedi del vecchio Meazza? E quali sono i prossimi passi?

    L'incontro andato in scena a Roma tra delegazioni dei due club (l'ad corporate Alessandro Antonello per i nerazzurri, il presidente Paolo Scaroni per i rossoneri) e delle due proprietà (Alejandro Cano e Katherine Ralph per Oaktree, David Castelbanco per RedBird), il sindac di Milano Giuseppe Sala, la soprintendente per Milano Emanuela Carpani e il ministro della Cultura Alessandro Giuli - alla presenza del ministro per lo Sport e i Giovani Andrea Abodi - ha portato a questa accelerata per la zona di San Siro, con lo sviluppo delle aree circostanti e la rifunzionalizzazione del Meazza. Un  "incontro preziosi, positivo e interessante" per il Milan, nonostante Scaroni sottolinei: "Teniamo aperta l'ipotesi di San Donato".

    Prende dunque sempre più corpo l'idea di costruire uno stadio nell'area dei parcheggi, accanto al Meazza attuale, idea avanzata con la scelta della Cattedrale di Populous a fine 2021 e poi accantonata per i tanti problemi connessi. Ora però la situazione è cambiata, la Soprintendenza ha recepito e fatto propria la proposta di Inter e Milan, il che di fatto scioglie il nodo del vincolo su San Siro.

    LA PROPOSTA: COSA RESTA IN PIEDI DI SAN SIRO - La Gazzetta dello Sport entra maggiormente nel dettaglio della proposta di Inter e Milan: dell'attuale impianto resteranno in piedi la torre sud-est e le rampe di accesso, si creerà dunque un'area che prenderà parte della Curva Sud e parte della Tribuna Arancio, a cui sarà affiancata una costruzione moderna; quella combinazione, secondo i progetti, diventerà uno spazio eventi con negozi, uffici e museo.

    IL LIMITE - Tutti i problemi per la costruzione di un nuovo stadio a San Siro sembrano superati, ma c'è una condizione da soddisfare. Inter e Milan, si legge sulla rosea, devono acquistare l'impianto entro i 70 anni dalla costruzione del secondo anello: ottobre 2025 secondo un'opinione diffusa, ma qualcuno invoca una scadenza anticipata nella prima parte dell'anno. Altro fattore da considerare, i problemi che all'epoca hanno fatto saltare il progetto della Cattedrale: impatto ambientale - il nuovo piano di governo del territorio pone l'accento sul consumo di suolo -, viabilità, rumore, qualità dell'area. Senza dimenticare i residenti contrari a questa soluzione.

    I PROSSIMI PASSI - Cosa succede ora? Come evidenzia Gazzetta, entro i primi dieci giorni di novembre l'Agenzia delle Entrate dovrebbe consegnare al Comune di Milano la stima sul prezzo di acquisto di San Siro e delle aree limitrofe. Per i due club, una cifra ragionevole secondo una stima sarebbe di 170 milioni di euro, di cui 70 per lo stadio (nel 2006 valutato 68 milioni) e 100 per l'area circostanze. Un'altra stima parla di 250 milioni di euro complessivi.

    LE POSIZIONI DI INTER E MILAN - In casa Inter c'è soddisfazione mista a prudenza, i nerazzurri tengono in piedi anche l'opzione Rozzano. Prudenza anche per quanto riguarda il Milan, che ha già speso 40 milioni di euro per i terreni di San Donato e da questo punto di vista ha compiuto più passi rispetto all'Inter.

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    Utente Cm 818484
    Utente Cm 818484

    San Siro è da demolire non ci sono scuse. È una struttura vecchia come le vele di Scampia

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