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Inter, dubbi tattici per de Vrij. La difesa a 4 e il ruolo di Skriniar: il punto
LINEA A 3 O A 4? - Sì perchè il centrale olandese, strappato alla Lazio a parametro zero, è stato sì uno dei difensori dal rendimento più alto dell'ultima stagione, ma lo ha fatto da baluardo centrale difensivo in una linea a 3. Moduli diversi che necessitano un lavoro di riadattamento non immediato (il Milan, ad esempio, non rischierà subito Mattia Caldara per lo stesso motivo). Contro il Sassuolo (accanto a Miranda) de Vrij non è stato impeccabile e sebbene gli errori più gravi siano arrivati dal lato del centrale brasiliano, soprattutto nella prima frazione l'olandese è apparso in difficoltà sia nei duelli uno contro uno, sia nella difesa degli spazi alle sue spalle. La condizione non ottimale è sicuramente una scusante, ma il dilemma tattico rimane.
CONDIZIONA SKRINIAR - C'è però un altro dubbio da risolvere e riguarda proprio l'inserimento al suo fianco di Milan Skriniar. La coppia è potenzialmente insuperabile eppure, soprattutto nel precampionato dove Spalletti ha confermato de Vrij sul centrodestra spostando lo slovacco sul centro-sinistra, l'integrazione non ha portato benefici e, al contrario ha condizionato in negativo anche lo stile difensivo dello stesso Skriniar. Nella passata stagione il centrale ex-Sampdoria è risultato uno dei migliori marcatori 1 contro 1 sia per la bravura nel tackle diretto, sia per una naturale predisposizione a 'mandare' l'avversario verso l'esterno, indirizzandolo prima di tutto con il fisico. Skriniar, quindi, dovrà abituarsi al movimento opposto, ma necessita di tempo e lavoro sul campo che l'Inter non ha. De Vrij sarà certamente un punto fermo e un titolare inamovibile dell'Inter 2018/19 e del futuro. L'intesa con Skriniar e con Miranda va però affinata e il tempo per poter sbagliare è già finito. Cosa sceglierà Spalletti?