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Inter, Djaló come Thuram: l'infortunio ritarda l'arrivo, ma azzera i costi. Un solo pericolo
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FRESCO PRECEDENTE - Un po' com'è successo con Marcus Thuram, infortunatosi gravemente nell'estate del 2021, quando invece è arrivato Correa, e poi arrivato soltanto due anni dopo, a parametro zero in conseguenza della scadenza del contratto con il Borussia Monchengladbach invece che a fronte di un esborso importante. La chiave è avere pazienza, certo sempre ammesso che il recupero dall'infortunio proceda senza intoppi. Così pare proprio essere per Djaló, che si avvicina a grandi passi a quel giugno 2024 che segna la fine del rapporto con Les Dogues. L'Inter non lo molla, lui apre alla destinazione, insomma sembra tutto apparecchiato per un risparmio, a conti fatti, di una quindicina di milioni di euro circa sul prezzo del cartellino.
IL RISCHIO E LA VALUTAZIONE - L'unico problema potrebbe sorgere nel caso in cui qualche big decidesse di inserirsi (in questi giorni viene fatto il nome del Barcellona, squadra dal grande appeal ma dalle ridotte capacità economiche, guidata sul mercato da Deco, connazionale del difensore). Il prezzo di Djaló non è alto, serve che l'intesa di massima con la società di Viale della Liberazione venga rispettata anche nell'eventualità che si presentassero altre opzioni da qui alle prime settimane del 2024. Giorni, e mesi, in cui andranno fatte anche delle valutazioni su Yann Bisseck, autore di una prova di ombre (nel primo tempo) e luci (nel secondo) contro il Benfica in Champions League. Tra De Vrij 31 anni, Acerbi 35 e Darmian 33, presto il reparto difensivo dell'Inter avrà bisogno di forze fresche, magari vedremo il tedesco e il portoghese entrambi con Bastoni e Pavard in un futuro non lontano.