Inter, Digitalbits salta l'intero pagamento per il 2022/23. Ma resta sulla maglia
QUANTO MANCA - Come si legge nel documento, Digitalbits ha pagato interamente i 5 milioni per l’accordo come sponsor di manica per il 2021/22, oltre a 100mila euro come bonus per il raggiungimento degli ottavi di Champions League. Tuttavia, mancano 1,6 milioni di bonus "in relazione alla posizione finale della Serie A 2021/2022 e alla vittoria della Coppa Italia 2021/2022". Per quanto riguarda la stagione sportiva 2022/23, poi, Digitalbits non ha pagato i 24 milioni di euro stabiliti nell'accordo: non è stata saldata nessuna delle tre rate da 8 milioni previste nel contratto. Digitalbits "non ha pagato il canone base di 24 milioni di euro (di cui la prima rata da 8 milioni di euro emessa a giugno 2022, la seconda da 8 milioni di euro emessa a ottobre 2022 e l’ultima da 8 milioni di euro emessa a febbraio 2023)" - si legge nel documento -, oltre a non aver versato bonus ad oggi scattati "per un importo complessivo di 1,25 milioni di euro (di cui 1 milione di euro a ottobre 2022 e 0,25 milioni di euro a gennaio 2023)". Il club nerazzurro spiega che "il partner non ha ancora presentato il progetto, previsto contrattualmente, relativo all’integrazione dell’ecosistema digitale di Gruppo, appena rinnovato dal nostro club".
MA RESTA SULLA MAGLIA - L'Inter si dice pronta a intraprendere azioni a tutela dei propri diritti, ma Digitalbits resta come sponsor di maglia della prima squadra, mentre prosegue la caccia a un nuovo partner con il nome di Turkish Airlines emerso negli ultimi giorni. Nel documento si legge: "Comprendiamo che la crisi nel settore delle criptovalute, peggiorata durante il secondo trimestre dell’anno 2022, ha influito in modo significativo sulla capacità del cliente di adempiere ai propri obblighi. Ci riserviamo tutte le azioni e i rimedi a tutela dei nostri interessi e diritti contrattuali e, nel frattempo, abbiamo rimosso i loghi del partner dal nostro sito web, cartelloni pubblicitari e maglie delle squadre del settore giovanile e femminile, mantenendo, al momento, la presenza dello sponsor sulla maglia della prima squadra".
ALTRI MILIONI - Nel frattempo, nelle casse dell'Inter arrivano altri 10 milioni di euro da Suning dal prestito di Oaktree. Si legge che la società "ha ricevuto negli ultimi anni una serie di prestiti degli azionisti. L’importo residuo nel bilancio al 31 dicembre 2022 è di 60,0 milioni di euro (tutti relativi a prestiti soci erogati durante l’esercizio chiuso al 30 giugno 2021 da Grand Tower), più interessi maturati per 23,7 milioni di euro di cui 7,7 milioni di euro milioni relativi a finanziamenti soci erogati durante l’esercizio chiuso al 30 giugno 2021 da Grand Tower e € 16,0 milioni relativi a finanziamenti soci erogati in esercizi precedenti da Great Horizon (questi ultimi rappresentano interessi al momento non oggetto di rinuncia su finanziamenti soci che invece sono stati interamente convertiti a riserva di patrimonio netto negli esercizi precedenti)". Nella relazione, il club nerazzurro segnala che "in data 22 febbraio 2023 è stato ricevuto da Grand Tower (una delle società di diritto lussemburghese attraverso cui Suning e la famiglia Zhang controllano l'Inter, ndr) un nuovo finanziamento soci di 10 milioni di euro".