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Inter di 'corto muso' con il Salisburgo, che fatica! In Austria sarà dura, ma vale gli ottavi
Non è stato facile stavolta e non lo sarà nemmeno al ritorno in Austria nel prossimo turno. Come direbbe Allegri, ha vinto di corto muso, senza entusiasmare, soffrendo in alcune fasi della gara contro un avversario dinamico e tecnico. Non ha segnato Lautaro (e questa è una notizia), ma al suo posto lo hanno fatto il vecchio Sanchez e Calhanoglu su rigore. In mezzo la rete di un giovane talentuoso, l’israeliano Gloukh.
IL GUIZZO DI ALEXIS. L’Inter ha segnato mentre stava giocando solo il Salisburgo ed ha risolto così una situazione che si stava facendo piuttosto complicata. Gli austriaci attaccavano con un fraseggio corto, preciso e rapido, un tocco e via per arrivare dalle parti di Sommer che dopo appena 4 minuti ha confermato le sue qualità di portiere da Champions deviando un diagonale di Gloukh. Era un’occasione nitida. La squadra di Inzaghi non riusciva ad accorciare sui portatori di palla e sui creatori di gioco del Salisburgo. Troppo distante il trio di centrocampo dal trio difensivo, le misure non erano corrette e in quei decametri di campo gli austriaci potevano costruire la loro manovra brillante ed efficacia. Ma la prima volta che i nerazzurri hanno messo il naso nella metà campo avversaria hanno cambiato la partita. Prima azione, primo gol: attacco di Mkhitaryan, palla in area per l’inserimento di Frattesi che non ha agganciato e ha così trasformato l’invito dell’armeno nell’assist migliore per Sanchez, arrivato sulla palla in piena libertà. Non segnava nell’Inter dal 6 maggio 2022 contro l’Empoli in campionato e dal 3 novembre 2021 a Tiraspol contro lo Sheriff i n Champions, per il cileno il gradito ritorno al gol è coinciso col successo dei nerazzurri. Fra l’altro, Sanchez è diventato il miglior marcatore cileno in Champions League, con 16 reti, una in più di Arturo Vidal. Da quel momento la gara si è equilibrata. Il Salisburgo ha perso in gran parte le certezze con cui si era presentato a San Siro. Colpa dell’età, forse: su 11 giocatori, solo due erano over 23, e i giovani, finché gira bene, trasformano tutto col loro entusiasmo, ma al primo rovescio barcollano. Così è accaduto al Salisburgo. Prima della fine del primo tempo, per due volte l’Inter ha creato le premesse per il raddoppio. La squadra di Inzaghi non brillava, però dal gol dell’1-0 non ha più rischiato, se non per un caloroso abbraccio di Bastoni in area a Simic, ma per il francese Letexier non era un fallo da rigore.
GLOUKH, 2004, IL FUTURO E’ SUO. Come da prassi consolidata, nell’intervallo Simone ha tolto il suo giocatore ammonito anche se in questo caso non l’ha fatto a cuor leggero visto che si trattava di Mkhitaryan. Al suo posto Barella. Ma negli spogliatoi anche il tecnico austriaco ha fatto un cambio efficace, non nella squadra bensì nella testa dei suoi giocatori che sono rientrati in campo giocando come all’inizio, con aggressività, tecnica e una certa spensieratezza. L’Inter ha avuto una buona possibilità con Carlos Augusto, ma il Salisburgo ha pareggiato con merito e soprattutto con un’azione splendida, la più bella di questi 90 minuti. Lancio dalla difesa, controllo di Simic (male Bastoni), tocco per Kjaergaard che ha aspettato l’inserimento di Gloukh, tiro secco e preciso, 1-1. Attenzione a questo ragazzo, Oscar Gloukh, classe 2004 (è nato il 1° aprile, lo stesso giorno di Arrigo Sacchi e Giancarlo Antognoni), israeliano, trequartista di una tecnica raffinatissima, a 19 anni sembra destinato a una fantastica carriera.
RISALITA INTER. Come era successo nel primo tempo, l’Inter è riuscita comunque a risalire la corrente (austriaca) e tornare in vantaggio con un altro inserimento di Frattesi, steso in area da Gourna (già ammonito, avrebbe meritato il secondo giallo), rigore netto, botta secca di Calhanoglu dal dischetto. Da quando è all'Inter il turco non ha sbagliato un rigore: 9 su 9 in tutte le competizioni. Il gol è arrivato al 19' e da quel momento i due allenatori si sono rincorsi con i cambi. Si è coperto Inzaghi con Darmian per Dumfries e poi Thuram per Sanchez, si è scatenato Struber che ha spedito in campo tre giocatori d’attacco, Konate, Ratkov e Nene. Ora l’Inter aveva spazio per il contropiede e ha segnato ancora, con Lautaro Martinez su cross di Frattesi, pizzicato però con un ginocchio fuorigioco dal Var. E’ finita con l’Inter tutta dietro e San Siro col fiato in gola.
IL TABELLINO
Inter (3-5-2): Sommer; Pavard, De Vrij, Bastoni; Dumfries (20' st Darmian), Frattesi, Calhanoglu (31' st Asllani), Mkhitaryan (1' st Barella), Carlos Augusto; Sanchez (20' st Thuram), Lautaro Martinez (40' st Klaassen). A disp.: Di Gennaro, Audero, Acerbi, Bisseck, Dimarco. All.: Inzaghi
Salisburgo (4-2-3-1): Schlager; Dedic, Solet, Pavlovic, Ulmer; Bidstrup (27' st Konate), Gourna-Douath (40' st Capaldo); Sucic, Gloukh (40' st Forson), Kjaergaard (27' st Nene); Simic (26' st Ratkov). A disp.: Manti, Krumrey, Baidoo, Diambou, Morgalla. All.: Struber
Arbitro: Letexier (Francia)
Marcatori: 19' Sanchez (I), 12' st Gloukh (S), 19' st rig. Calhanoglu (I)
Ammoniti: Simic (S), Mkhitaryan (I), Gourna-Douath (S)