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Inter, da Castro a Pio Esposito: il piano di Marotta per ringiovanire la rosa
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Inter senza scelte in attacco: gli errori di Inzaghi e quelli sul mercato, Lautaro e Thuram sono spremuti
LINEA CHIARA - Come riportato dalla Gazzetta dello Sport, l’idea di Marotta e di Ausilio è, quindi, chiara: sfruttare la finestra di mercato estivo per “svecchiare” la rosa, con innesti di qualità e giovani. L’obiettivo è quello di avvicinarsi alle altre big del campionato: la Juventus, infatti, ha una media di 25,3 anni, la Fiorentina di 25,7, Milan, Lazio, Atalanta e Napoli vanno da 26,1 ad un massimo di 27,8.
L'Inter su Castro per giugno: il prezzo del Bologna, la concorrenza e le orme di Lautaro
OBIETTIVI PRECISI – I nomi che spiccano in cima alla lista di Ausilio sono diversi. La candidatura principale resta quella di Santiago Castro, attaccante del Bologna che sta facendo davvero bene in campionato. Argentino di nascita, il classe 2004 è considerato il perfetto erede del suo connazionale Lautaro. La dirigenza rossoblù, però, spara alto e farà partire il proprio attaccante solamente a fronte di una maxi-offerta che si assesta, per ora, tra i 25 e i 30 milioni di euro. Visto il possibile addio di Acerbi, il cui contratto potrebbe essere risolto anticipatamente, anche in difesa si prospettano manovre importanti, con un altro innesto del Bologna che piace tanto in casa Inter: stiamo parlando di Beukema, perno difensivo della retroguardia emiliana. Già definito, invece, l’arrivo di Sucic, che approderà a Milano in estate.
L'Inter si gode Pio Esposito: il punto sul futuro e la strategia di Marotta
TALENTO IN CASA - Oltre ai già citati Castro, Buekema e Sucic, l’Inter pensa anche ai propri gioielli in prestito. E il nome che salta all’occhio è quello di Francesco Pio Esposito, attaccante classe 2005 di proprietà dei nerazzurri e in prestito allo Spezia, squadra con cui sta facendo faville in Serie B: 11 gol in 21 partite dall’inizio della stagione. Per lui, Inzaghi ha in mente un piano ben preciso, che prevede il rientro a giugno per fargli disputare il Mondiale per Club e valutarne la crescita.
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