Redazione Calciomercato
![Inter senza scelte in attacco: gli errori di Inzaghi e quelli sul mercato, Lautaro e Thuram sono spremuti](https://cdn.calciomercato.com/images/2025-02/copertina.intackle.thuram.lautaro.parlano.2800x1600.jpg)
Inter senza scelte in attacco: gli errori di Inzaghi e quelli sul mercato, Lautaro e Thuram sono spremuti
- 18
Le analisi tattiche e tecniche, le spiegazioni sulle mancanze caratteriali evidenziate dal pesante ko di Firenze o, prima ancora, nel derby di Supercoppa Italiana contro il Milan in questo caso possono cedere il passo ad altro tipo di valutazioni. I (pochi) passaggi a vuoto commessi sin qui dall'Inter, in una stagione mai così ricca di impegni e con un avversario agguerrito più che mai come il Napoli di Conte per la conquista dello Scudetto, stanno evidenziando delle crepe strutturali che nemmeno la grande organizzazione di gioco apportata negli anni da Simone Inzaghi stanno riuscendo a nascondere. Ce n'è per ogni reparto, tra infortuni sempre più ricorrenti, carte d'identità che iniziano a presentare il conto e dubbi sulla gestione delle seconde linee.
CROLLO INTER, INZAGHI HA IGNORATO I SEGNALI
Ecco, in alcune zone del campo la sensazione sempre più tangibile e testimoniata dai fatti e dai numeri è che l'Inter non abbia le risorse necessarie per far rifiatare i giocatori ritenuti giustamente imprescindibili dal proprio allenatore, senza i quali il livello generale tende a subire un evidente scadimento. In attacco, questa considerazione è più che mai valida: dietro a Lautaro Martinez e Marcus Thuram, se non c'è il vuoto poco ci manca. Col risultato di chiedere un extra sforzo a due giocatori, che aggiungendo la Champions League, la Coppa Italia e la Supercoppa, le hanno giocate praticamente tutte (Lautaro ne ha saltate appena 2 in Serie A, il francese nessuna). E che inevitabilmente finiscono per pagare un prezzo in termini di brillantenza atletica e lucidità sotto porta: il capitano nerazzurro – 9 gol in 21 partite – ha interrotto contro Milan e Fiorentina una sequenza di 4 reti nelle precedenti 7, che a sua volta aveva posto fine alla peggiore striscia in campionato di un gol in 6 gare dal 10 novembre a fine dicembre.
TELENOVELA DONNARUMMA, COSA FILTRA SULL'INTER
Numeri che fanno specie ma che non sono nuovi nella carriera di Lautaro e che tornano d'attualità nel momento in cui Inzaghi si gira in panchina e si rende conto di non potervi attingere con serenità d'animo. Un ragionamento che si sposa alla perfezione anche per Marcus Thuram, che al momento viaggia a ritmi superiori del suo compagno di tandem – 13 gol in 23 presenze – ma che nelle ultime 7 ha colpito in una sola circostanza. Un momento di appannamento che ricorda quello dal 20 ottobre all'11 novembre, in cui non lasciò il segno per 5 partite consecutive in Serie A. Thuram come Lautaro è il classico calciatore che, anche nei momenti più complicati, non si sottrae mai nel cercare di dare il proprio contributo in modo diverso, attraverso assist per i compagni, rincorse all'indietro e il famoso lavoro sporco. Eppure, con l'Inter che si addentra in un momento clou della stagione, con un'altra sfida in arrivo con la Fiorentina e coi successivi impegni contro Juventus, Genoa e Lazio prima del big match per lo Scudetto col Napoli del 2 marzo, Inzaghi non può permettersi di arrivarci coi suoi due migliori giocatori con le gomme sgonfie.
INZAGHI ESPLODE: "CI E' MANCATO TUTTO"
Servirebbe dunque cominciare, al netto dei dati incontrovertibili, a riporre maggiore fiducia sui giocatori sui quali il club ha deciso di puntare nelle ultime due finestre estive di calciomercato per ovviare a rinunce che si sono rivelate pesanti come quelle di Lukaku e Dzeko. Marko Arnautovic e Joaquin Correa sono eredità del mercato del luglio 2023 e il loro apporto alla causa in campionato, nella stagione in corso è stato davvero al di sotto delle aspettative: entrambi in scadenza di contratto a fine giugno ed entrambi determinati ad onorare l'accordo fino all'ultimo giorno – respingendo le proposte che pure sono arrivate anche nelle passate settimane – hanno rispettivamente portato in dote 0 gol in 8 impegni (l'austriaco non trova la rete in Serie A dall'ultima giornata del passato campionato, doppietta al Verona) e uno in 5, per quanto concerne l'ex Lazio.
INTER, NICO PAZ RIVELA IL SUO FUTURO
Da dimenticare pure la prima metà della prima esperienza italiana di Mehdi Taremi, lontano parente del giocatore ammirato al Porto, sia in campionato che in Champions League. L'iraniano fatica ad ingranare nel sistema di gioco di Inzaghi e ha dovuto attendere la partita contro il Lecce dello scorso 26 gennaio per sbloccarsi in Serie A, tra l'altro su rigore. Le tre titolarità in 17 apparizioni complessive sono il segnale che, per caratteristiche, l'allenatore non ripone ancora tutta questa fiducia nelle sue qualità, ma per un'Inter in frenata e attesa da una serie di appuntamenti da non sbagliare questo è un lusso che non ci si può più concedere. I rumors dei giorni scorsi sui tentativi per Asensio, Joao Felix e Rashford sono lì a confermarlo e per la prossima estate la caccia ad uno o più giocatori d'attacco diventa essenziale. I nomi di Jonathan David del Lille e Santiago Castro del Bologna sono quelli più chiacchierati, ma non saranno certamente gli unici nei mesi a venire.
Tutti gli AGGIORNAMENTI in TEMPO REALE! Unisciti al canale WHATSAPP DI CALCIOMERCATO.COM: clicca qui
CROLLO INTER, INZAGHI HA IGNORATO I SEGNALI
Ecco, in alcune zone del campo la sensazione sempre più tangibile e testimoniata dai fatti e dai numeri è che l'Inter non abbia le risorse necessarie per far rifiatare i giocatori ritenuti giustamente imprescindibili dal proprio allenatore, senza i quali il livello generale tende a subire un evidente scadimento. In attacco, questa considerazione è più che mai valida: dietro a Lautaro Martinez e Marcus Thuram, se non c'è il vuoto poco ci manca. Col risultato di chiedere un extra sforzo a due giocatori, che aggiungendo la Champions League, la Coppa Italia e la Supercoppa, le hanno giocate praticamente tutte (Lautaro ne ha saltate appena 2 in Serie A, il francese nessuna). E che inevitabilmente finiscono per pagare un prezzo in termini di brillantenza atletica e lucidità sotto porta: il capitano nerazzurro – 9 gol in 21 partite – ha interrotto contro Milan e Fiorentina una sequenza di 4 reti nelle precedenti 7, che a sua volta aveva posto fine alla peggiore striscia in campionato di un gol in 6 gare dal 10 novembre a fine dicembre.
TELENOVELA DONNARUMMA, COSA FILTRA SULL'INTER
Numeri che fanno specie ma che non sono nuovi nella carriera di Lautaro e che tornano d'attualità nel momento in cui Inzaghi si gira in panchina e si rende conto di non potervi attingere con serenità d'animo. Un ragionamento che si sposa alla perfezione anche per Marcus Thuram, che al momento viaggia a ritmi superiori del suo compagno di tandem – 13 gol in 23 presenze – ma che nelle ultime 7 ha colpito in una sola circostanza. Un momento di appannamento che ricorda quello dal 20 ottobre all'11 novembre, in cui non lasciò il segno per 5 partite consecutive in Serie A. Thuram come Lautaro è il classico calciatore che, anche nei momenti più complicati, non si sottrae mai nel cercare di dare il proprio contributo in modo diverso, attraverso assist per i compagni, rincorse all'indietro e il famoso lavoro sporco. Eppure, con l'Inter che si addentra in un momento clou della stagione, con un'altra sfida in arrivo con la Fiorentina e coi successivi impegni contro Juventus, Genoa e Lazio prima del big match per lo Scudetto col Napoli del 2 marzo, Inzaghi non può permettersi di arrivarci coi suoi due migliori giocatori con le gomme sgonfie.
INZAGHI ESPLODE: "CI E' MANCATO TUTTO"
Servirebbe dunque cominciare, al netto dei dati incontrovertibili, a riporre maggiore fiducia sui giocatori sui quali il club ha deciso di puntare nelle ultime due finestre estive di calciomercato per ovviare a rinunce che si sono rivelate pesanti come quelle di Lukaku e Dzeko. Marko Arnautovic e Joaquin Correa sono eredità del mercato del luglio 2023 e il loro apporto alla causa in campionato, nella stagione in corso è stato davvero al di sotto delle aspettative: entrambi in scadenza di contratto a fine giugno ed entrambi determinati ad onorare l'accordo fino all'ultimo giorno – respingendo le proposte che pure sono arrivate anche nelle passate settimane – hanno rispettivamente portato in dote 0 gol in 8 impegni (l'austriaco non trova la rete in Serie A dall'ultima giornata del passato campionato, doppietta al Verona) e uno in 5, per quanto concerne l'ex Lazio.
INTER, NICO PAZ RIVELA IL SUO FUTURO
Da dimenticare pure la prima metà della prima esperienza italiana di Mehdi Taremi, lontano parente del giocatore ammirato al Porto, sia in campionato che in Champions League. L'iraniano fatica ad ingranare nel sistema di gioco di Inzaghi e ha dovuto attendere la partita contro il Lecce dello scorso 26 gennaio per sbloccarsi in Serie A, tra l'altro su rigore. Le tre titolarità in 17 apparizioni complessive sono il segnale che, per caratteristiche, l'allenatore non ripone ancora tutta questa fiducia nelle sue qualità, ma per un'Inter in frenata e attesa da una serie di appuntamenti da non sbagliare questo è un lusso che non ci si può più concedere. I rumors dei giorni scorsi sui tentativi per Asensio, Joao Felix e Rashford sono lì a confermarlo e per la prossima estate la caccia ad uno o più giocatori d'attacco diventa essenziale. I nomi di Jonathan David del Lille e Santiago Castro del Bologna sono quelli più chiacchierati, ma non saranno certamente gli unici nei mesi a venire.
Tutti gli AGGIORNAMENTI in TEMPO REALE! Unisciti al canale WHATSAPP DI CALCIOMERCATO.COM: clicca qui
Commenti
(18)Scrivi il tuo commento
Vedere tuffy sempre più nervoso con i suoi compagni non ha prezzo. E vedere Spiaze spianzere fà s...