Inter, corsa verso il cambio di proprietà: ipotesi imprenditori italiani, sondaggi con Pellegrini
L'IPOTESI FONDI - Nella giornata di lunedì è scaduta l'esclusiva concessa al fondo BC Partners per la trattativa per l'acquisto dell'intero pacchetto azionario. La valutazione fatta nella due diligence non ha però trovato l'intesa decisiva fra le parti in causa e l'offerta che arriverà nei prossimi giorni da Londra non sarà vicina a quella richiesta dalla proprietà cinese la quale, nelle ultime ore, ha registrato l'interesse anche di almeno altre 4 entità finanziarie come Ares Management, EQT, Arctos Sports Partners e il consorzio formato da Fortress-Mubadala. L'obiettivo di Zhang è cedere il club per 950 milioni, finora BC Partners non si è spinto oltre una valutazione di 750 milioni.
SONDAGGI ITALIANI - C'è però un'altra pista parallela che negli ultimi giorni si sta facendo sempre più spazio spinta soprattutto da una parte dell'attuale management dell'Inter. È quella che si riconduce a InterSpac, al consorzio creato dall'ex commissario per la spending reviw Carlo Cottarelli e che rappresenta una quindicina di imprenditori italiani interisti pronti ad acquistare un pacchetto azionario del club (LEGGI QUI LA SUA INTERVISTA)
DA PELLEGRINI A MORATTI - Come annunciato da Cottarelli, l'obiettivo di InterSpac è quello di attrarre al proprio interno imprenditori importanti legati al mondo Inter e, secondo quanto appreso da Calciomercato.com, negli ultimi giorni tramite il management dell'Inter è stato fatto un sondaggio diretto con l'ex presidente nerazzurro Ernesto Pellegrini al fine di convincerlo non solo ad investire nel progetto, ma anche a fornire una sponda importante per il coinvolgimento in questa operazione dell'altro storico presidente nerazzurro, Massimo Moratti.
PRESENTE O FUTURO - Un'idea, quella di coinvolgere imprenditori legati al mondo Inter, che procede in parallelo rispetto a quella dei fondi. Non è infatti escluso che anche in caso di cessione da parte di Zhang a uno dei fondi interessati, la cordata di imprenditori non possa poi subentrare ulteriormente o affiancarsi a quella che sarà la nuova proprietà. La palla quindi passa a Suning che ha annunciato un periodo di grosse contrazioni e contenimento dei costi. L'Inter è un asset che non vorrebbe perdere prima della costruzione del nuovo stadio, ma i tempi stringono e le necessità di cassa sono un deadline che non può slittare.