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Inter, Correa rifiuta l'Arabia ma resta in uscita: la situazione
AGO DELLA BILANCIA – Il profilo di Joaquin Correa, infatti, continua a essere tra i nomi presenti sul taccuino di Marotta e Ausilio per sfoltire l’attacco di Simone Inzaghi e permettere di attivare le reali strategie degli uomini di mercato dell’Inter. Una sua partenza rivoluzionerebbe i pensieri e le manovre d’azione in Viale della Liberazione permettendo alla dirigenza di investire non solo sull’acquisto di un centravanti ma di arrivare alla possibilità di acquisirne almeno due. E con Correa in uscita, Marotta e Ausilio indirizzerebbero il mirino non solo su Gianluca Scamacca – sul quale c’è da battere la concorrenza della Roma – ma anche su quel Folarin Balogun, individuato come indiziato numero uno per rinforzare lo scacchiere offensivo di Inzaghi che, in ogni caso, necessita di almeno un calciatore da inserire in rosa. Le strategie presenti e future, dunque, dipendono da Correa.
CORREA OUT – Nei pensieri della dirigenza nerazzurra, il concetto è fin troppo delineato: Correa resta in uscita. Acquistato per una cifra superiore ai 30 milioni di euro (6 per il prestito annuale più altri 27,30 per il riscatto definitivo dalla Lazio), il giocatore argentino pesa a bilancio – tra quota di ammortamento e stipendio lordo – ancora per 15 milioni di euro, visti i suoi ancora due anni di accordo (scadenza contratto il 30 giugno 2025), sulle casse e sul bilancio dell’Inter. Il conto è presto detto dunque: la valutazione di Marotta e Ausilio è pari almeno alla quota di ammortamento precedentemente detta, in modo tale da non realizzare una minusvalenza gravosa per i bilanci nerazzurri. Serve quindi un’offerta di pari importanza per sedersi a trattare e creare le condizioni per il suo addio, uno scenario che aprirebbe nuove piste per il mercato in casa Inter. Molto, chiaramente, dipenderà ancora dalla volontà del giocatore.
VOLONTA’ DECISIVA - “Punto a giocare e sentirmi importante: voglio aiutare la squadra in tutto. Devo migliorare tanto, su diversi aspetti. In questi due anni non ho trovato la giusta continuità quindi lavoro per sentirmi bene in campo". Una dichiarazione che non lascia spazio a interpretazioni: giocare, essere decisivo e riprendersi tutto ciò che in queste due stagioni non ha potuto dimostrare. Ma dato il rendimento non all’altezza – 10 reti e 5 assist nelle 77 presenze con la maglia dell’Inter – Marotta e Ausilio aspettano solo la giusta offerta per cedere il giocatore ex Lazio, fortemente voluto da Simone Inzaghi. Allo stato attuale dei fatti, gli unici sondaggi pervenuti in quel di Viale della Liberazione provengono da quell’Arabia Saudita che sta rivoluzionando le dinamiche del mercato internazionale e sta saccheggiando il calcio europeo. I club sauditi non solo presenterebbero un’offerta congrua all’Inter ma anche un ingaggio da capogiro al classe ‘94. Una frontiera che, però, non attira il numero 11 nerazzurro, desideroso di confrontarsi ancora con il calcio che conta, specialmente se in un club come l’Inter. Ogni parvenza di contatto è stata rifiutata dall’entourage del giocatore che continua a rifiutare la destinazione saudita come prossima meta della sua carriera. Si attende un’apertura da parte di Correa (che, nel corso di questi giorni, sta riflettendo sempre più sul suo futuro) ago della bilancia delle prossime mosse di Marotta e Ausilio per l’attacco nerazzurro.