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Cauet a CM: 'Inter, con Samardzic un centrocampo impressionante, tocca a Inzaghi gestire i conflitti interni'
“Il centrocampo nerazzurro - la certezza di Cauet - si sta delineando il più forte e completo della serie A. Aspettiamo di vedere la fine del mercato, ma è chiaro che nel bilancio acquisti-cessioni della mediana, l’Inter ha fatto un evidente salto di qualità. Come nessun altro”.
Con una rosa già competitiva. Anche se qualcuno nutre riserve sull’altezza dei centrocampisti “piccoletti” (solo l’ex Udinese raggiunge il metro e ottanta). “Cose ininfluenti - avverte Cauet - perché nel calcio di alto livello, vedi Manchester City, la prestanza fisica conta molto meno delle capacità tecniche. Deve correre la palla, non il giocatore. Fanno la differenza le accelerazioni, i cambi di ritmo. E l’Inter ha queste caratteristiche”.
Benoit applaude il lavoro di Marotta ed Ausilio. “Oggi è il club che in Italia si è rinforzato meglio, sta realizzando un mercato intelligente, razionale. La squadra di Inzaghi oggi è la squadra migliore. Se è arrivata in finale di Champions è perché aveva un gruppo già formato, equilibrato. Forte in ogni reparto. Mancano ancora il portiere ed un attaccante, ma intanto oltre a grandi centrocampisti incursori è arrivato un giocatore di grande potenza e talento come Marcus Thuram”.
L’Inter avrà a diposizione 4/5 centrocampisti titolari, il modulo 3-5-2 del tecnico ne prevede solo 3. Ipotizzabile un cambio, magari un 3-5-1-1 (Samardzic fantasista dietro all’unica punta) o Inzaghi non si smarcherà dal suo credo? “La forza di questo allenatore - spiega l’ex nerazzurro - è sempre stata la sua stabilità tattica. Non penso cambierà modulo, la parte tattica è già stata assimilata. Qualche variazione più probabilmente si vedrà solo a partite in corso”. Dunque, l’alternanza di tante prime firme in mezzo al campo. Il tecnico dovrà essere bravo nel dosaggio dei giocatori. Nella gestione di eventuali conflitti. Succede quando l’abbondanza è un “piacevole” problema. Che per Benoit è un valore aggiunto.
“Credo l’Inter voglia creare un sistema di competizione. La concorrenza interna di solito fa bene. Cinque cambi, stagione lunga: non vedo controindicazioni. La società si è mossa cercando alternative, non riserve, in ogni ruolo. Tutti faranno la loro parte. Come Cuadrado, che non sarà titolare, ma è ancora in grado di fare tutta la fascia nel 3-5-2. E se poi oltre alla punta e al portiere arrivasse anche il fortissimo Carlos Augusto…”.