Inter, con Mazzarri rischia anche Ausilio
INCONTRO DECISIVO - Il colloquio avuto con Massimo Moratti avrebbe schiarito le idee all'imprenditore indonesiano, soprattutto in merito a quelle che sono le volontà della piazza, sempre più distante dal tecnico toscano, accusato di essere il maggior colpevole dell'attuale situazione. Eppure se l'andamento dell'Inter in campionato è così deludente, non tutta la colpa può essere di Mazzarri: la campagna acquisti ha portato, sino a questo momento, elementi che non hanno per nulla arricchito il tasso tecnico dei nerazzurri, tutt'altro.
MERCATO DELUDENTE - A fronte delle numerose cessioni che hanno visto l'addio di bandiere quali Milito, Cambiasso e Zanetti, il direttore sportivo Piero Ausilio (foto diretta-inter.it) non è riuscito a regalare a Mazzarri una rosa realmente competitiva: se si analizza il rendimento di ciascun nuovo arrivo in casa Inter, fatta eccezione per il solo Dodò, non ce n'è uno che possa essere considerato un valore aggiunto. Vidic, arrivato a parametro zero, ha collezionato una serie incredibile di errori, spesso decisivi; M'Vila si è fatto notare più per il suo pessimo stato di forma che per il suo contributo in campo e Medel, annunciato come vero colpo del mercato estivo, ha deluso le aspettative. I rientri dai prestiti (Obi, Berni, Mbaye e Krhin) hanno avuto un minutaggio davvero risicato, mentre Osvaldo, chiesto espressamente da Mazzarri, è ancora difficilmente giudicabile a causa dell'infortunio che lo ha tenuto ai box per circa un mese e mezzo. Qualora Mazzarri dovesse essere esonerato, il direttore sportivo Piero Ausilio, seppur fresco di rinnovo, potrebbe già dire addio all'Inter, venendo allontanato da Thohir insieme al tecnico toscano.