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Inter, centrocampo in concessione. Paga Vecino, Spalletti studia la formula
ROTAZIONI E PANCHINA - Oggi a farne le spese è soprattutto Matias Vecino, centrocampista classe ’91 arrivato dalla Fiorentina dietro pagamento della clausola rescissoria da 24 milioni di euro. La riorganizzazione in mediana ha spinto l’uruguaiano in panchina, la sua ultima da titolare risale al 24 febbraio, nella vittoria casalinga contro il Benevento. Da allora quattro panchine consecutive e solo 12’ minuti giocati da subentrante contro la Sampdoria. Necessità delle rotazioni che hanno trovato il giusto equilibrio nella coppia formata da Gagliardini e Brozovic, che di fatto sta emergendo di gran lunga sui due ex viola. E se Borja Valero può almeno contare sulle sostituzioni nei minuti finali (Spalletti ricorre allo spagnolo quando vuole tenere il pallone per evitare gli assalti avversari), a Vecino non rimane neanche quello. Almeno così è stato contro Napoli, Verona e Milan.
SERVE LA FORMULA SPALLETTI - Strano campionato quello di Vecino, che si era reso protagonista di un avvio compassato. Ci ha messo un po’ di tempo prima di comprendere come far fronte al peso della maglia nerazzurra e lo stesso Spalletti aveva analizzato così il suo momento di crescita dopo le difficoltà iniziali: “Vecino inizia a capire che qui in mezzo a noi può starci benissimo”, come a voler evidenziare un processo di adattamento in corso d’opera. Ma a otto giornate dal termine del campionato il bilancio complessivo dell’uruguaiano non si attesta su livelli di eccellenza. Dopo aver “sistemato” Gagliardini e Brozovic, toccherà nuovamente a Spalletti trovare la formula giusta anche per Vecino.