Inter, Castellazzi:| 'Non dimentichero' mai Brescia'
Per Luca Castellazzi la partita di stasera sarà un tuffo nel passato. Cinque stagioni e centosei presenze nel Brescia non si possono dimenticare. In estate ha scelto l'Inter per portare esperienza nel gruppo nerazzurro e per chiudere la carriera a due passi da Gorgonzola, il paese in cui è nato e cresciuto. Castellazzi, che emozione proverà nell'affrontare le rondinelle? «Sarà un piacere rivedere alcuni amici. Devo molto al Brescia: è stato il trampolino verso il grande calcio. Mi ha permesso di esordire nella massima serie e di scendere in campo con continuità. E poi ho avuto la fortuna di giocare al fianco di una leggenda come Baggio e di essere allenato da Mazzone». Qual è il ricordo più bello con la maglia del Brescia? «Senza dubbio l'ultima partita del campionato '01/'02, contro il Bologna. Vincemmo 3-0 e fu salvezza, davanti a una cornice di pubblico stupenda. Per me è stata una grande soddisfazione perché era il mio primo anno da titolare in serie A. Altri ricordi indelebili sono l'esordio nel massimo campionato il 21 gennaio 2001 a Vicenza e la finale di Intertoto contro il Psg al «Parco dei Principi» finita 0-0. Fui assoluto protagonista, parando tutto». Quale invece il ricordo più brutto?
Forse il litigio con la Curva Nord in occasione di Brescia-Reggina del 2003? «Direi che non è stato un litigio. Fu interpretato male un mio gesto, però mi ero assunto le responsabilità del caso e ho chiesto apertamente scusa ai ragazzi della Curva, ricevendo in cambio comprensione e rispetto». Le ha fatto male sapere che la retrocessione delle rondinelle nel 2005 fu «pilotata» da Calciopoli? «Venire a conoscenza attraverso le indagini che il Brescia era destinato alla serie B a vantaggio di altre squadre è stata una delusione enorme. Quella salvezza ce la stavamo conquistando sul campo. Peccato: la piazza non meritava tutto questo». Sente ancora qualche ex compagno ai tempi del Brescia? «Mi sono sentito spesso con Caracciolo e con il team manager Edo Piovani: un grande amico e una grande persona» Come valuta il Brescia di quest'anno? «È partito alla grande, dimostrando di essere squadra organizzata e di valore. Ora ha frenato, ma è normale in un campionato così equilibrato».