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Inter, Candreva: 'Chiediamo scusa ai tifosi. Gabigol è forte, mi piace il 3-5-2'
Cosa ti aspetti dal ritiro cinese a cui prenderai parte?
"Ci sarà tanto entusiasmo da parte dei nostri tifosi dall'altra parte del mondo, sarà una tournée con amichevoli interessanti, bellissima".
Il tuo migliore amico in squadra?
"Non faccio nomi perché ho un bel rapporto con tutti, siamo un bel gruppo".
Oltre al calcio hai altri interessi?
"Mi piace andare al cinema e dedicare il mio tempo libero a mia figlia. Ha 6 anni e suona l'arpa".
Come descriveresti questa prima stagione in nerazzurro?
"Posso fare meglio, è iniziata un po' in salita, ci sono stati problemi all'inizio e poi ci siamo assestati. Dobbiamo fare un finale di campionato all'altezza di questo club".
In Cina si dice che il 30esimo anno è il più importante.
"Non sapevo, ma è importante anche in Europa. Si arriva a un'età in cui diventi maturo. Per un calciatore non sempre è una discesa, ci sono esempi positivi".
Il miglior giocatore italiano?
"Ce ne sono parecchi, dico Belotti perché mi ha fatto un'ottima impressione al Torino".
Nell'Inter giocano sempre più italiani, che ne pensi?
"Possono essere un valore aggiunto anche per far integrare chi viene dall'estero in Italia. Gagliardini? Si è inserito alla grandissima, deve continuare così".
Chi è stato il tuo idolo da bambino?
"Mi sono sempre piaciuti i giocatori di qualità, Zidane, gente che faceva la giocata o mandava in porta i compagni. Il trequartista insomma".
Cosa significa il derby di Milano rispetto alle altre partite?
"Il derby è la partita che tutti i tifosi aspettano, le due gare più importanti in una stagione. Sentitissima anche da parte di noi giocatori, sappiamo quanto conta per i tifosi e cercheremo di pensare anche a loro per gioire insieme".
Che ricordi hai del gol al Milan?
"Positivo per me, meno per il risultato finale. Avrei gioito di più se avessimo vinto".
Se segnassi sabato, hai pensato all'esultanza?
"Sono istintivo, ma prima pensiamo al gol e poi all'esultanza".
Qual è la prima partita dell'Inter che hai visto? Quali giocatori nerazzurri apprezzavi?
"Qui sono passati tra i giocatori più forti al mondo. La partita che ricordo è il derby vinto 4-0 sul Milan".
Quale partita contro l'Inter ricordi?
"Quella col Livorno al Meazza, il primo anno di Mourinho quando abbiamo perso 2-0".
Se potessi giocare con un calciatore dell'Inter del passato, chi sceglieresti?
"Difficile, forse Ronaldo il Fenomeno, ma anche Baggio, Sneijder, Stankovic, ce ne sono...".
Che sensazioni hai avuto nel primo derby al Meazza?
"I brividi ci sono stati ma sabato giocheremo in casa e la sentirò di più".
Cosa farai tra 15 anni?
"Ora c'è un po' di confusione, mi piacerebbe fare l'allenatore. Il mio giocatore tipo? Direi un difensore o due-tre di cui uno che sappia impostare".
A che livello di forma sei oggi?
"La stagione è lunga e ci sono alti e bassi, io penso parta tutto dalla testa e dalla voglia di migliorare. Penso che la forma la faccia la situazione mentale, se sei libero di testa e pensi positivo, l'entusiasmo lo porti in campo".
Come descrivi il tuo stile di gioco in una parola?
"Disponibile, e spero di essere utile alla squadra. Qualunque cosa serva per aiutare i compagni va bene".
Fai allenamenti dedicati ai cross? Lo chiede l'allenatore?
"Non ci sono trucchi, arrivato qui sono un po' cambiato perché avere un centravanti come Mauro in mezzo, in grado di attaccare gli spazi ti fa venire in mente di mettere il pallone dentro. Ma dipende dalle partite. Quando arrivi lì non pensi troppo, se hai l'avversario davanti o devi metterla di prima".
Cosa pensi di Gabigol?
"Ha trovato delle difficoltà ma è forte, è giovane e sta facendo molto bene. Può rivelarsi importante per l'Inter".
Differenze tra derby di Roma e di Milano
"Sono diversi, ognuno li sente a modo proprio. A Roma sono più duri ma non perché qui non lo sia. Si vive in modo diverso, qui la gente va allo stadio insieme ma a Roma è molto difficile. La rivalità è diversa, però in campo si sente a prescindere il derby".
Cosa vuole dire giocare per l'Inter?
"Un orgoglio indossare questa maglia, ogni volta bisogna onorarla perché è uno dei club più importanti al mondo".
In futuro, se arrivasse una vittoria importante, la taglierai la barba? "Assolutamente sì!".
Giocare sabato alle 12.30 porta grande visibilità. Ci pensa un calciatore che lo vedranno un miliardo di tifosi?
"Si pensa meno a queste cose in campo, si pensa a vincere e a far gioire i tifosi allo stadio. Poi si pensa a tutto il resto".
Difesa a 3 o 4, centrocampo a 3 o 4?
"A me piace la difesa a tre, farei un 3-5-2 da allenatore".
Com'era il Candreva che sognava di diventare calciatore professionista?
"Ho iniziato alla Lodigiani, poi Terni e ultimo anno all'Udinese. Mi divertivo, come oggi, ma facevo un ruolo diverso, trequartista. Sognavo, ovviamente. Con me c'era Siqueira".
Sei rimasto legato a qualche compagno?
"Mi sento ancora con Aleandro Rosi e altri dell'87, siamo rimasti in buoni rapporti anche giocando nelle Under nazionali".
Cosa pensi di questa ondata di giovani forti italiani?
"Penso che siamo in un ciclo positivo, stiamo migliorando sapendo che i giovani sono già affermati. Deve essere un grandissimo punto di partenza".
Il tuo gol più bello?
"Quello del derby è tra i più belli anche come importanza. Me ne ricordo un altro in Bari-Parma, al volo in area".
Sei un collezionista di maglie?
"Non tanto, di solito mi tengo la prima della stagione firmata dai compagni".
Un saluto ai tifosi dell'Inter?
"Vi chiediamo scusa per le ultime prestazioni, avremo il dovere di rifarci in questa partita particolare per voi e per noi. Ci vediamo sabato allo stadio, sempre forza Inter".