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    Intermania, Calhanoglu risponde a Ibrahimovic senza parlare: i numeri

    Intermania, Calhanoglu risponde a Ibrahimovic senza parlare: i numeri

    • Cristian Giudici
    Ex incrociati. Zlatan Ibrahimovic chiama, Hakan Calhanoglu non risponde. Almeno a parole. Nel suo nuovo libro 'Adrenalina', l'attaccante svedese del Milan descrive così il trequartista turco dell'Inter: "Dobbiamo solo ringraziarlo per quello che ha dato alla squadra e augurargli il meglio per il futuro. Suona male a dirlo, ma Calhanoglu ha tratto vantaggio da una situazione tragica. Nel bel mezzo della partita tra Danimarca e Finlandia all'Europeo il giocatore danese e dell'Inter, Eriksen ha avuto un arresto cardiaco. Così l'Inter aveva bisogno di un giocatore in quel ruolo e si è aperta la porta Hakan. Prima di quell'episodio non c'erano stato offerte per lui, né dall'Inter, né da nessun altro club. Hakan è un bravo ragazzo. E' cresciuto tanto grazie a me. Ha guadagnato coraggio, fiducia e ora la sua sfida è questa: 'Riuscirò a fare le stesse cose senza Ibra?'". 

    Tralasciando l'inelegante passaggio su Eriksen, verifichiamo le ultime frasi dello svedese con i dati statistici. Ibrahimovic e Calhanoglu hanno giocato insieme 38 partite e 2.378 minuti con la maglia del Milan, in cui il turco ha segnato 10 gol e servito 11 assist. Sempre in maglia rossonera, ma senza Zlatan in campo, Hakan ha realizzato 22 reti e fornito 37 assist in 134 gare e 10.607 minuti. Invece finora il turco all'Inter è a quota 5 gol e 5 assist in 18 presenze e 1.170 minuti giocati. Calhanoglu ha una media di un gol ogni 238 minuti e di un assist ogni 216 minuti con Ibrahimovic; di un gol ogni 482 minuti e di un assist ogni 287 minuti al Milan senza Ibrahimovic; di un gol e di un assist ogni 234 minuti all'Inter. 

    Quindi è vero che l'arrivo di Ibra ha migliorato i numeri di Calhanoglu al Milan, ma lo stesso Hakan sta tenendo lo stesso ritmo in maglia nerazzurra. E, almeno per il momento, sta riuscendo "a fare le stesse cose senza Ibra". Anzi, da centrocampista si fa valere anche in fase di non possesso e ha raggiunto un obiettivo in più: la qualificazione agli ottavi di Champions League. Il market pool (la parte di diritti tv distribuiti dall'Uefa ai club) fa incassare 5,7 milioni di euro a Inter e Juventus (qualificate), 4,3 milioni a Milan e Atalanta (eliminate). La svolta per Calhanoglu è arrivata grazie al rigore segnato nel suo primo derby da ex, con tanto di esultanza polemica sotto la sua vecchia curva. Un po' come fece Ibrahimovic ben 11 anni fa. 
     

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