Inter via Getty Images
Inter, c'è un problema in più: dov'è finito il vero Miranda?
"In una difesa che ha cominciato a perdere colpi senza soluzione di continuità, tra i colpevoli non può non essere indicato Miranda. E non solo perché ha precise responsabilità su entrambi i gol incassati contro il Milan sabato scorso. Nell'occasione, ha avuto un atteggiamento troppo passivo contro Romagnoli, aspettando il pallone invece che anticipare l'intervento, e all'ultimo secondo si è fatto sfilare dietro le spalle Zapata, dimenticandosene completamente. Si tratta di disattenzioni che possono essere accettate in un'annata condotta ad alto livello. Ma quella del brasiliano è molto lontana dall'essere considerata positiva. Anzi, quegli errori sono stati gli ultimi in una serie piuttosto lunga: basti l'espulsione con la Lazio in Coppa Italia e quella sfiorata ingenuamente con il Pescara, prima del big-match con la Juventus. In troppe occasioni, insomma, è stato proprio lui l'anello debole della retroguardia, il primo a cedere, E tutto ciò nonostante sia il capitano del Brasile e, con 33 anni da compiere a settembre, abbia l'esperienza giusta per governare la nave nella burrasca. Invece, la sua leadership, in una squadra a corto di personalità, è emersa solo poche volte".