
Inter alla scoperta di Buchanan, il 'falso quinto': l'evoluzione del canadese tra USA, Qatar e Belgio
IN AMERICA E IN QATAR PER CAPIRE MEGLIO - Tutti sanno che Buchanan arriva alla corte del Re di Coppe per sistemarsi sulla fascia destra, come dicevamo in qualità di alternativa a Dumfries e in sostituzione di Cuadrado. Ma per capire meglio l’ormai ex giocatore del Bruges vale la pena iniziare dal Qatar, il Mondiale, e prima ancora dagli Stati Uniti, dove questo potenziale “quinto” di Inzaghi si è formato. Ecco come viene percepito oltreoceano. Fondamentalmente un attaccante (più o meno esterno), e qui il parallelo con Weah sembrerebbe persistere. Ecco una situazione parossistica di Belgio-Canada, nella quale Buchanan assume addirittura la funzione di prima punta nel terzetto del 3-4-2-1 di Herdman.

Un caso particolare che tuttavia rimanda al passato, al college, anno 2017/2018. A cercarle, ci sono immagini di un Buchanan attaccante nei Syracuse Orange. Ora, è evidente, non stiamo mica parlando di una prima punta, però Buchanan è venuto su anche così, tanto è vero che, successivamente, nei New England Revolution allenati allora da Bruce Arena si è messo in mostra come esterno offensivo nel 4-2-3-1, soprattutto a destra.
CON L’OLANDESE SCHREUDER (E DE KETELAERE) - Il primo vero (ma in parte anche apparente) cambio di ruolo è stato con il tecnico olandese Schreuder, una volta arrivato in Belgio. L’anno bum di De Ketelaere è stato il primo di Buchanan in Europa. Più impiegato a sinistra che a destra, e soprattutto un po’ più arretrato, da “quinto” nel 3-4-1-2 (sull’altra fascia si può notare Skov Olsen).

Qui lo vediamo alle prese con un taglio sul filtrante di Noa Lang e una sterzata secca per convergere e andare al gol (dopo un secondo dribbling). In teoria dunque si sa muovere anche a piede invertito (sia da quinto che da esterno), e non solo per portarsela sul piede forte come in questo caso.

CON L’INGLESE SCOTT PARKER - Detto ciò, al tecnico olandese (già vice di ten Hag nell’Ajax delle meraviglie e nel Barcellona 20/21) tornato ai lancieri come primo allenatore, sono succeduti prima il belga Hoefkens, poi l’inglese Scott Parker, entrambi più orientati alla difesa a quattro. Con loro, Buchanan torna a destra e si rialza nel tridente. Eccolo mentre attacca la profondità contro l’Anderlecth, servito dall’immarcescibile Vanaken.

Questo fotogramma potrebbe essere sovrapposto a uno sviluppo offensivo dell’Inter con i due quinti altissimi e le due punte al centro. Ma questo è un 4-3-3 con Noa Lang da una parte e appunto Buchanan dall’altra, modificato da un’invasione senza palla del centrocampista Nielsen. Ecco i palloni tra porta e difesa che piacciono tanto a Thuram.

CON IL NORVEGESE RONNY DEILA - Attenzione però alla svolta di quest’anno. Sembra davvero di rileggere la storia di Timothy Weah, che a un certo punto incontra Sousa che gli fa fare il terzino nel Lilla. Tra parentesi, arretrandolo al punto giusto da conquistare Allegri. Per Buchanan il Sousa della situazione è Ronny Deila, l’allenatore norvegese che guida il Bruges da questa estate. È stato lui a spostarlo nella linea a quattro, un po’ come fece già Allegri con Cuadrado e soprattutto Sarri nel suo anno di Juventus. Da terzino destro, Buchanan aggiunge questa possibilità di superare le prime linee avversarie generando vantaggi importanti a partire da zone di campo molto anguste. Come ad esempio in questo caso.

Chiaramente Inzaghi acquista tutto il pacchetto, ci penserà lui a declinarlo nel suo 3-5-2, ora sfruttando il lavoro di un allenatore precedente, ora di quell’altro, ora aggiungendo il suo ingrediente segreto.
DUE CURIOSITÀ TATTICHE - Per concludere, vorrei sottolineare altre due cosette. Forse è un caso forse no, sia Inter che Juve, le duellanti per lo scudetto di quest’anno, sfruttano tantissimo le rimesse laterali in stile rugby. Ebbene Buchanan è dotato di un lancio alla McKennie, l’altro americano bianconero. Dei due assist che compaiono nel rendimento 2023/2024 in Jupiler Pro League, uno è fatto così. Con le mani e direttamente da bordo campo per Jutglà.

E invece i gol segnati? Ancora due, ma entrambi sugli sviluppi di un corner, da vero Jumpman.
