Getty
Inter, Bento-Buongiorno-Gudmundsson: servono 80 milioni
- 141
BENTO - Bento Matheus Krepski, o più semplicemente Bento è il portiere classe 1999 dell'Athletico Paranaense e che ha già trovato spazio nella nazionale brasiliana che l'Inter già da tempo ha bloccato trovando un'intesa con il giocatore. Il contratto è in scadenza 31 dicembre 2026 e il club nerazzurro deve trovare un'intesa economica con la società brasiliana che chiede comunque una valutazione di 20/25 milioni di euro, trattabili data la volontà del ragazzo, ma senza eccessi. Le offerte per lui non mancano e non aspetterà all'infinito.
BUONGIORNO - Come già accaduto per Bremer più passano i giorni e più il presidente del Torino Urbano Cairo alza il prezzo per il suo gioiello difensivo che la scorsa estate disse no all'Atalanta rimandando a questa in arrivo il suo addio ai granata. Nel frattempo Alessandro Buongiorno sta giocando da protagonista, lo vogliono anche Tottenham, Atletico, Milan e Juve e quindi per strapparlo alla concorrenza e farne l'erede di Acerbi servirà una valutazione, al netto di possibili contropartite tecniche, da 35/40 milioni. I giocatori graditi fra i giovani nerazzurri non mancano, ma l'esborso cash non dovrà scendere sotto i 30 milioni.
GUDMUNDSSON - A gennaio 2024 il Genoa per Albert Gudmundsson rifiutò 30 milioni dalla Fiorentina con la promessa fatta al ragazzo di lasciarlo partire in estate davanti a un'offerta gradita. E la valutazione del Genoa da allora non è cambiata anche perché oggi come allora diversi club di Premier (campionato a lui gradito) stanno lavorando su di lui. Servirà quindi una valutazione di 40 milioni, anche qui con diversi giovani che potrebbero abbassare il costo del cartellino, ma che dovrà comunque avere un costo cash di almeno i 30 milioni garantiti dalla Fiorentina.
80 MILIONI - Considerando come fattibili le negoziazioni per le contropartite tecniche (no dell'Inter a inserire Carboni in questi affari) il conto si fa semplice 20+30+30=80 milioni. È questa la cifra, milione più, milione meno, che, attraverso le cessioni, l'Inter dovrà provare a racimolare per garantire a Simone Inzaghi il top delle sue richieste. Difficile, probabilmente impossibile senza sacrificare nessuno dei top della rosa. Anche questo Inzaghi lo sa.