Inter, alla difesa ci pensa Sabatini
Luciano Spalletti ha atteso invano il grande colpo di mercato estivo e anche per la finestra invernale, indipendentemente da quella che sarà la classifica della sua squadra, non ci sarà bisogno di arrampicarsi sui cancelli di Appiano Gentile per dare il benvenuto al fuoriclasse di turno. A causa dei paletti molto rigidi imposti dal Fair Play Finanziario, sarà un mercato molto morigerato e, tanto a centrocampo quanto in difesa, si dovrà lavorare di fantasia.
UN COMUNITARIO IN DIFESA - Il possibile prestito dai "cugini" cinesi del Jiangsu di uno tra Ramires e Alex Texeira preclude ai nerazzurri la possibilità di puntare a un altro calciatore extracomunitario (a fine agosto il primo slot è stato infatti riservato a Dalbert) nel caso in cui Spalletti richiedesse un ulteriore rinforzo, magari al centro della difesa, dove Skriniar e Miranda continuano a non avere alternative oltre a Ranocchia. Nei giorni scorsi, oltre al solito Mangala del Manchester City è circolato soprattutto in Spagna il nome del centrale belga classe '85 del Barcellona Thomas Vermaelen, rientrato dalla deludente esperienza alla Roma e ai margini del progetto blaugrana. Fu una delle ultime intuizioni di Walter Sabatini da ds giallorosso prima di lasciare, ma non è escluso che proprio qualcuno dei "vecchi pallini" del coordinatore dell'area tecnica di Suning possa tornare in auge.
UN PALLINO DI SABATINI? - Per esempio, a Lione non gioca più, nemmeno dopo la cessione dell'argentino Mammana, il classe '89 Mapou-Yanga Mbiwa che, dopo le 69 presenze delle ultime due stagioni in Francia, quest'anno ha fatto spazio al giovane Diakhaby e al più esperto Marcelo e ha perso la fiducia del tecnico Genesio, un motivo in più per guardarsi attorno in vista di gennaio alla ricerca di una nuova sistemazione. Il suo contratto con l'OL scade a giugno 2020, ma l'Inter potrebbe farsi avanti proponendo la formula del prestito con diritto di riscatto. Più futuribile la pista che porta al croato classe '95 Tin Jedvaj del Bayer Leverkusen, calciatore molto duttile che può anche ricoprire il ruolo di terzino destro e sul quale Sabatini scommise nell'estate 2013 soffiandolo per 5 milioni di euro a Milan, Juve e Tottenham. Dopo appena 2 presenze in prima squadra, la cessione per "soli" 7 milioni al Leverkusen, dove ha trovato fiducia e continuità, prima dell'infortunio misterioso che non gli ha ancora consentito di collezionare minuti in gare ufficiali in questa prima parte di stagione.
Ramires o Texeira per il centrocampo, una vecchia idea di Sabatini per la difesa: è su queste direttrici che può muoversi il mercato di gennaio dell'Inter.
UN COMUNITARIO IN DIFESA - Il possibile prestito dai "cugini" cinesi del Jiangsu di uno tra Ramires e Alex Texeira preclude ai nerazzurri la possibilità di puntare a un altro calciatore extracomunitario (a fine agosto il primo slot è stato infatti riservato a Dalbert) nel caso in cui Spalletti richiedesse un ulteriore rinforzo, magari al centro della difesa, dove Skriniar e Miranda continuano a non avere alternative oltre a Ranocchia. Nei giorni scorsi, oltre al solito Mangala del Manchester City è circolato soprattutto in Spagna il nome del centrale belga classe '85 del Barcellona Thomas Vermaelen, rientrato dalla deludente esperienza alla Roma e ai margini del progetto blaugrana. Fu una delle ultime intuizioni di Walter Sabatini da ds giallorosso prima di lasciare, ma non è escluso che proprio qualcuno dei "vecchi pallini" del coordinatore dell'area tecnica di Suning possa tornare in auge.
UN PALLINO DI SABATINI? - Per esempio, a Lione non gioca più, nemmeno dopo la cessione dell'argentino Mammana, il classe '89 Mapou-Yanga Mbiwa che, dopo le 69 presenze delle ultime due stagioni in Francia, quest'anno ha fatto spazio al giovane Diakhaby e al più esperto Marcelo e ha perso la fiducia del tecnico Genesio, un motivo in più per guardarsi attorno in vista di gennaio alla ricerca di una nuova sistemazione. Il suo contratto con l'OL scade a giugno 2020, ma l'Inter potrebbe farsi avanti proponendo la formula del prestito con diritto di riscatto. Più futuribile la pista che porta al croato classe '95 Tin Jedvaj del Bayer Leverkusen, calciatore molto duttile che può anche ricoprire il ruolo di terzino destro e sul quale Sabatini scommise nell'estate 2013 soffiandolo per 5 milioni di euro a Milan, Juve e Tottenham. Dopo appena 2 presenze in prima squadra, la cessione per "soli" 7 milioni al Leverkusen, dove ha trovato fiducia e continuità, prima dell'infortunio misterioso che non gli ha ancora consentito di collezionare minuti in gare ufficiali in questa prima parte di stagione.
Ramires o Texeira per il centrocampo, una vecchia idea di Sabatini per la difesa: è su queste direttrici che può muoversi il mercato di gennaio dell'Inter.