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    Insulto razzista a Juan Jesus, il presidente dell'Assocalciatori Calcagno: 'Non strumentalizziamo certi episodi. Acerbi è ragazzo sereno, si è scusato'

    Insulto razzista a Juan Jesus, il presidente dell'Assocalciatori Calcagno: 'Non strumentalizziamo certi episodi. Acerbi è ragazzo sereno, si è scusato'

    • Redazione CM
    Lunga intervista del Presidente AIC Umberto Calcagno, ai microfoni di Radio anch’io Sport. Tra i temi trattati, anche l'insulto razzista del difensore dell'Inter Acerbi a quello del Napoli Juan Jesus: "La lotta al razzismo deve essere condotta senza se e senza ma, e quindi quanto è accaduto ieri sera è certamente da condannare. Dobbiamo cercare però di non strumentalizzare certi episodi: Acerbi tra l’altro è un ragazzo sereno che si è subito scusato, uno dei calciatori che più si spende per gli altri, e ricordiamoci che i calciatori sono coloro che, nel nostro mondo, più subiscono insulti e minacce. Non voglio banalizzare l’accaduto, ma le parole di Juan Jesus nel dopo gara credo siano significative”.

    'NIENTE ESASPERAZIONI' - Sul clima piuttosto teso delle ultime settimane, dagli allenatori agli arbitri fino al caso Immobile, Calcagno ha sottolineato che “in questo momento il calcio ha bisogno di normalizzazione in tutti i suoi ambiti, c’è bisogno di maggiore serenità che un calendario così fitto certamente non aiuta, e dobbiamo cercare tutti insieme di non esasperare certi aspetti, anche perché i lati positivi che genera il nostro mondo sono di gran lunga superiori”.

    BASTA ESTEROFILIA - “Dal Decreto Crescita in poi” – ha proseguito il Presidente AIC – “insieme agli allenatori siamo impegnati sul tema delle riforme. Ci sono varie problematiche sul tavolo, una di queste è quella dei ‘selezionabili’, con la Serie A che è ormai arrivata al 70% del minutaggio dei calciatori stranieri. La nostra non è una battaglia allo straniero, ma dobbiamo proteggere le “mission” di Serie B e Lega Pro e di tutto il mondo di base, per evitare che vengano vanificate da una massima serie eccessivamente votata all’esterofilia. Dobbiamo cercare un sistema al nostro interno differente a quello che ora stiamo vivendo”.

    DISTRIBUZIONE RISORSE - “In campo internazionale” – ha concluso Calcagno – “il sindacato mondiale FIFPro sta lavorando con le Leghe professionistiche per avere un’interlocuzione condivisa con FIFA e UEFA sui calendari: vanno prima di tutto salvaguardati i campionati interni, ci spaventa l’aumento delle partite e la concentrazione di grandi ricchezze in pochi club. È un ragionamento che va fatto anche con le altre leghe europee perché dobbiamo evitare che tutti gli slot disponibili per far riposare i calciatori vengano occupati da nuove competizioni internazionali. E dobbiamo pensare ad una diversa distribuzione delle risorse, coinvolgendo anche chi non parteciperà a queste nuove competizioni, per non creare una spaccatura ancora più ampia tra medio-piccoli e grandi club”.

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