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Insulti razzisti a Maignan: procedimento penale a carico dell'autore
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LE INDAGINI CONTINUANO - Lo ha reso noto il Procuratore, Massimo Lia, in un comunicato, precisando che ieri la Procura ha ricevuto una prima informativa sulla vicenda: le indagini, ha fatto sapere la Procura, continuano per verificare nel dettaglio la dinamica di quanto accaduto, se vi sono altre persone responsabili e il ruolo attivo della persona denunciata.
DASPO - Si tratta, come noto dalla giornata di ieri, di un uomo di 46 anni della provincia di Udine, già conosciuto dalle forze dell'ordine e nei cui confronti il questore Alfredo D'Agostino ha emesso un Daspo della durata di cinque anni. L'uomo è stato anche denunciato in stato di libertà.
BANDITO A VITA - L'Udinese, inoltre, ha fatto un passo in più rispetto al Daspo annunciando che "l soggetto in questione sarà, a tempo indeterminato, bandito dal nostro stadio con effetto immediato. La società conferma il suo impegno contro il razzismo e ritiene fondamentale l’applicazione di misure forti per mandare un concreto messaggio contro le discriminazioni, non solo nel calcio, ma nella società".
UN TURNO A PORTE CHIUSE - Nel frattempo il Giudice Sportivo ha adottato il pugno duro, sanzionando l'Udinese con un turno a porte chiuse. La società friulana, ha reso noto Ansa, sta valutando se presentare ricorso.
INSULTI RAZZISTI A MAIGNAN: UN TURNO A PORTE CHIUSE PER L'UDINESE