Inghilterra, Galles, Eire e Irlanda del nord: l'Europa ai piedi del calcio 'british'
Li hanno dati per morti, finiti, superati, eppure sono ancori lì. Vivi e vegeti, con in testa Francia 2016. Inghilterra, Galles, Eire, Irlanda del Nord e già che ci siamo mettiamoci anche la Scozia, i sei giorni di qualificazioni europee sono state un vortice di emozioni tutte UK, un fiume di gol, non solo di birra. Per chi si fosse perso risultati e marcatori, è meglio che dia un occhio alle classifiche: nel gruppo B il Galles guida con 7 punti, davanti ad Israele, Belgio e Bosnia (fermata sullo 0-0 a Cardiff), nel gruppo D al primo posto ci sono Irlanda e Polonia, con tre lunghezze di vantaggio su Scozia e la Germania campione del mondo, nel gruppo E è dominio Inghilterra con 3 vittorie in 3 partite, stesso discorso per il gruppo F con l'Irlanda del Nord di Kyle Lafferty in testa a punteggio pieno, davanti a Romania, Finlandia, Ungheria e soprattutto Grecia, sconfitta ieri 2-0 al Georgios Karaiskakis. ATTEGGIAMENTO - Abbandonate lo stereotipo della "palla lunga e pedalare", le nazionali britanniche di scena in questi giorni, anche su campi difficili, non sono state solo scontro fisico e mischie, hanno dimostrato un atteggiamento molto europeo, con una capacità nuova nell'adattarsi all'avversario e nel ripartire in contropiede. Pur senza grandi campioni (tolti Bale, Rooney, Keane, gli altri si contano sulla dita di una mano) con il sacrificio e il lavoro di squadra sono arrivati risultati e punti importanti. La strada per Francia 2016 è ancora lunga, ma la ricetta è quella giusta.