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    Incredibile: Roma prima, ma la tifoseria è spaccata in due

    Incredibile: Roma prima, ma la tifoseria è spaccata in due

    La Roma è prima in classifica e il dibattito è aperto, solo parzialmente interrotto dalla velocità del campionato. Dibattito? Sì, perché nonostante la tifoseria tutta si sentisse più solida che mai al primo posto, ancor prima di giocare e vincere ieri sera con l’Udinese, le opinioni contrastanti, il fiume incontrollato di parole radiofoniche, le incertezze, i dubbi, le critiche non sembrano interrompersi. Sembra impossibile ma è così. E non c’è niente, ma proprio niente d’incoerente. Quando c’è da relazionarsi con il primo posto a Roma nasce una lunga discussione che contrappone certezze a dubbi. E su questa base filosofica dopo Firenze e una vittoria importantissima, si è manifestato nel palio romanista un grande e complesso vocio che ora oppone due correnti di pensiero. E che promette anche dopo la quinta vittoria consecutiva di continuare nei prossimi giorni.
    Le posizioni sono chiare e così intolleranti l’una dell’altra da essere destinate a scontrarsi. Da una parte c’è tutta un’ala del tifo che potremmo definire massimalista e intellettuale che ragionando in funzione dell’estetica del gioco contesta in maniera aperta, il modo in cui il primato è stato ottenuto. Dall’altra gli si contrappone con fermezza e senso di appartenenza chi ancora una volta gioisce per la conquista, nel nome di un atto di fede fortemente connaturato all’interno della passionale storia del tifo romano.
    Ma per capire il clima che si respira a Roma in queste ore guardiamo con attenzione, come se volessimo fare un ingrandimento su un dettaglio nascosto, quest’aspetto eretico del tifo che scandalizza i puristi e lascia di stucco il mondo esterno.
    Il filone del pensiero contestatore è stato definito nell’acropoli romanista di stampo ortodosso come un agglomerato di antiromanismo. Per capire allora perché l’altra parte del tifo storico ha attaccato duramente i reprobi, occorre descrivere il ragionamento di questi dissidenti della vittoria presentando i dubbi che li animano in una rapida carrellata per immagini. Gli eretici non sono convinti infatti: della difesa; denunciano la mancanza di terzini; criticano duramente il gioco che a loro dire non ci sarebbe; attaccano persino Dzeko reo di aver giocato solo per la squadra invece di dedicarsi al gol. Ma soprattutto fanno sentire forte il loro scetticismo verso l’allenatore un tempo amato e oggi invece visto con circospezione a ogni mossa, a ogni scelta.
    Direte voi, ma com’è possibile, sono primi e hanno dubbi? Sì, perché scatta nel momento in cui la squadra raggiunge il primo posto, un riflesso che racconta la natura antropologica di un ambiente che ha mutato nel corso degli anni il suo carattere.
    Oggi, in queste ore, alla fede incrollabile, alla difesa della vittoria, alla storia di passione e inattaccabilità dei principi del tifo romanista, si è sostituito, non in tutti ma in molti, un senso incerto e un po’ stantio del dubbio, uno stato di contestazione a prescindere, una grande ed eterna insoddisfazione. E’ il prodotto evidente di un’idea che pone sul tavolo della discussione una continua richiesta, senza tener conto, per via di alcune miopie, di quello che di grande già c’è nella Roma di questi anni.
    L’ambiente è complesso e di conseguenza anche il clima assume questo carattere di complessità che si scontra da sempre con la storia di un tifo immancabilmente fedele e incrollabile nei suoi principi di appoggio alla squadra.
    Non va tuttavia ignorata l’altra parte del tifo, fortunatamente in maggioranza, che vive con forza, gioia e straordinario cuore il primato conquistato e ribadito ieri sera dalla squadra attraverso la quinta vittoria consecutiva. Un successo ottenuto con un gioco veloce e di classe. E’ quella parte del mondo romanista che ha riproposto in una fredda serata romana l’idea del sogno di vincere il campionato mentre celebrava al tempo stesso la 18° volta in testa alla classifica della Roma degli ultimi tre anni.
     
    Matteo Quaglini

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