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    Inchiesta Milan, la Procura di Milano trasmette il decreto di perquisizione alla Figc

    Inchiesta Milan, la Procura di Milano trasmette il decreto di perquisizione alla Figc

    • Redazione CM
    Nuovo capitolo nella vicenda legata all’inchiesta sulla cessione del Milan da Elliott a RedBird. Come viene riportato da una nota dell’ANSA, la Procura di Milano, a seguito di una richiesta di trasmissione degli atti da parte della Procura Federale della FIGC, ha trasmesso a quest’ultima il decreto di perquisizione eseguito la settimana scorsa nell’ambito dell’indagine sul passaggio della società. Allo stato attuale dei fatti, la Procura milanese ha deciso di inoltrare alla Federazione soltanto le 12 pagine del decreto di perquisizione, firmato dai pm Giovanna Cavalleri e Giovanni Polizzi, visto che le indagini sono ancora in corso e tutti gli altri atti, com’è noto, sono coperti dal segreto investigativo, utili a proseguire le indagini.

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    L’IPOTESI – L’accusa ipotizzata da parte della Procura di Milano riguarda il reato di ostacolo alle funzioni di vigilanza della Federcalcio a carico, tra gli altri, dell’amministratore delegato rossonero Giorgio Furlani e del suo predecessore Ivan Gazidis. Tale richiesta degli atti da parte della Procura della FIGC era un passaggio atteso per poter attuare tutte le verifiche del caso sul fronte della giustizia sportiva. Secondo le ipotesi dei pm, la presunta vendita del Milan da Elliott a RedBird sarebbe stata simulata per permettere ad Elliott di avere ancora il pieno controllo sulla proprietà rossonera, permettendo al fondo di Paul Singer di beneficiare anche degli effetti della ricapitalizzazione del club e di guadagnare dall'ingresso di nuovi soci. Ciò che sospettano i pm è che ci sia stato un conflitto d'interesse - come riportato nel decreto di perquisizione - per permettere a Elliott di controllare sia il Milan che il Lille in Francia. In Dal canto loro, RedBird, nella persona dell’attuale proprietario della società di Via Aldo Rossi Gerry Cardinale, ha sin da subito mostrato stupore verso tali accuse, chiarendo come il club stia collaborando con le autorità competenti per arrivare alla fine di questa vicenda nei tempi più stretti possibili.

    UN NUOVO INVESTITORE? - Un possibile nuovo investitore, si legge in uno dei documenti acquisiti, ossia l'AC Milan Investor Presentation, entrerebbe nella proprietà rossonera con il 41,7%, acquistando l'80% del finanziamento da 560 milioni di euro del venditore, ossia quello concesso due anni fa da Elliott a RedBird e su cui il fondo di Gerry Cardinale paga gli interessi al 7%. Non appena è stata rintracciata questa carta, in relazione anche alle voci dello scorso dicembre sulla possibilità di vedere inseriti nuovi soci dall'Arabia Saudita, la Procura ha deciso di effettuare le dovute perquisizioni, per fare luce sull'attuale assetto proprietario.

    ANALISI - Future risposte possono arrivare dalle analisi sui telefoni, pc, tablet e di tutti i dispositivi informatici sequestrati attraverso la ricerca di mail, documenti e messaggi da parte degli investigatori della Guardia di Finanza. Inoltre, tra le molte verifiche in corso da parte degli inquirenti, c’è quella che riguarda il versamento effettivo o meno da parte di RedBird dei 600 milioni a Elliott. Attraverso un fondo che, secondo i pm, non sarebbe gestito dal gruppo di Cardinale. Nuovi scenari sono in attesa. Inoltre, i pm stanno indagando su un altro aspetto, ovvero se siano stati versati almeno parte dei 560 milioni finanziati da Elliott a RedBird.

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