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    Milanmania: Theo Hernandez via per 100 milioni? Meglio sacrificare Maignan

    Milanmania: Theo Hernandez via per 100 milioni? Meglio sacrificare Maignan

    • Andrea Longoni
    La vittoria contro il Verona, seppur squadra di bassa classifica, ha lasciato intravedere di nuovo buone trame di gioco, complice magari una difesa diversa con Tomori e Kalulu e un Bennacer dall'inizio, che sta alzando piano piano i giri del motore. Aumenta il vantaggio sulla Juve, ma aumentano anche i rimpianti.

    Il Milan è una squadra forte che senza così tanti infortuni e con un allenatore a inizio ciclo e non a fine, oggi lotterebbe per lo scudetto.

    Aumenta anche la consapevolezza di poter contare su diversi giocatori in grado di fare davvero la differenza, i cosiddetti top player. A questi il mercato ha aggiunto Pulisic: 25 anni (quindi la possibilità di fare ancora qualche step di crescita, se non altro in consapevolezza), prima stagione in Italia e già 12 gol e 8 assist. A metà marzo ha già partecipato a 20 reti, senza dimenticare le prestazioni sempre di altissimo livello. Capitan America è il quarto top player del Milan, dopo Maignan, Theo Hernandez e Leao.



    Quattro top player (almeno in Italia) non tutte le squadre li hanno: pensando alla prossima estate sarebbe bello ragionare in maniera diversa rispetto alla scorsa (quando è partito Tonali), cioè aggiungere e non dover togliere e sostituire. Confermare i magnifici 4, fare eventualmente sacrifici con altri e alzare il livello davvero.

    Theo ha fatto un'altra grande partita. Oggi si parla della valutazione, 100 milioni di euro, che può essere quella giusta. Ma dove lo ritrovi uno così? In una stagione in cui si è preso anche delle pause, non brevi, è già arrivato a 5 gol  e 10 assist, da terzino sinistro. Ecco, non ragionerei tanto sulla valutazione, quanto piuttosto sul rinnovo, anche perché la scadenza nel 2026 non è poi così lontana, soprattutto nel calcio. Bisogna accelerare. 

    Se invece la politica è diversa e bisogna fare un sacrificio importante anche quest'anno, non rinuncerei a un giocatore di movimento ma, a malincuore, guarderei a Maignan: non solo perché sta facendo una stagione normale, ma anche perché quello del portiere è un ruolo che può incidere di meno nell'economia del gioco e sui risultati. Speriamo tanto di tenerli tutti: ma se proprio dobbiamo sacrificarne uno, a malincuore, andrei sul portierone francese.

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