In Serie A è caccia al colpo in attacco: le occasioni sono Dia e Nzola. Ecco chi li vuole
Nella girandola di nomi destinati ad alimentare i sogni dei tifosi delle squadre di Serie A spesso e volentieri figurano quelli degli attaccanti, che più di chiunque altro stuzzicano le fantasie nell'immaginario collettivo e riescono nel duplice intento di far vendere più magliette alle società e di rendere più concrete le proprie ambizioni sportive. Nell'effetto domino delle punte destinato a tenere banco in questa finestra di mercato non possono mancare due calciatori che nell'ultimo campionato si sono messi particolarmente in mostra. Tanto da attirare l'interesse di squadre maggior blasone e status rispetto a quelli attuali. Parliamo di Boulaye Dia e M'bala Nzola.
IL PREZZO DI DIA - Destini che potrebbero essere persino incrociati quelli dei centravanti di Salernitana e Spezia, come obiettivi comuni di tante formazioni del nostro campionato alla ricerca di giocatori con le loro caratteristiche fisiche e tecniche per rinforzare i rispettivi reparti offensivi e a cifre di mercato più abbordabili che per molti profili alternativi provenienti dall'estero. Prossimo al riscatto da parte della Salernitana per i 12 milioni di euro pattuiti un anno fa col Villarreal, Dia può lasciare il club del patron Iervolino per i 25 milioni di euro della clausola nelle prime due settimane del mese di luglio. Una valutazione impegnativa ma tutt'altro che inarrivabile per le big in cerca di gol certi (sono stati 16, insieme a 6 assist, nella Serie A andata da poco in archivio): Fiorentina, Roma e Lazio hanno avuto i primi contatti con l'entourage del senegalese, ma la stessa Inter è vigile nel caso in cui non riuscisse a concretizzare il ritorno di Lukaku dopo aver già messo le mani su Thuram.
OCCASIONE NZOLA - Gran parte delle squadre coinvolte nell'affaire Dia sono altrettanto attente in merito alla situazione di Nzola, che ha sì prolungato il suo contratto con lo Spezia fino a giugno 2026 in piena bagarre per una salvezza poi sfumata nello spareggio perso a Reggio Emilia contro l'Hellas Verona e che oggi, proprio in virtù della retrocessione in Serie B dei liguri, diventa un sacrificio necessario per dare respiro alle casse societarie. In sede di trattativa per l'ultimo prolungamento, era stato raggiunto una sorta di gentlemen agreement per partire a cifre convenienti, intorno ai 10 milioni di euro. La Fiorentina, non convinta appieno dal rendimento di Jovic e alla ricerca di una valida alternativa di Cabral, ci fa più di un pensiero, alla pari di una Roma orfana per diversi mesi dell'infortunato Abraham e del Torino. Ma attenzione all'inserimento proprio della Salernitana, che in caso di cessione di Dia potrebbe dirottare parte degli introiti sul bomber francese per completare la rosa a disposizione di Paulo Sousa.
IL PREZZO DI DIA - Destini che potrebbero essere persino incrociati quelli dei centravanti di Salernitana e Spezia, come obiettivi comuni di tante formazioni del nostro campionato alla ricerca di giocatori con le loro caratteristiche fisiche e tecniche per rinforzare i rispettivi reparti offensivi e a cifre di mercato più abbordabili che per molti profili alternativi provenienti dall'estero. Prossimo al riscatto da parte della Salernitana per i 12 milioni di euro pattuiti un anno fa col Villarreal, Dia può lasciare il club del patron Iervolino per i 25 milioni di euro della clausola nelle prime due settimane del mese di luglio. Una valutazione impegnativa ma tutt'altro che inarrivabile per le big in cerca di gol certi (sono stati 16, insieme a 6 assist, nella Serie A andata da poco in archivio): Fiorentina, Roma e Lazio hanno avuto i primi contatti con l'entourage del senegalese, ma la stessa Inter è vigile nel caso in cui non riuscisse a concretizzare il ritorno di Lukaku dopo aver già messo le mani su Thuram.
OCCASIONE NZOLA - Gran parte delle squadre coinvolte nell'affaire Dia sono altrettanto attente in merito alla situazione di Nzola, che ha sì prolungato il suo contratto con lo Spezia fino a giugno 2026 in piena bagarre per una salvezza poi sfumata nello spareggio perso a Reggio Emilia contro l'Hellas Verona e che oggi, proprio in virtù della retrocessione in Serie B dei liguri, diventa un sacrificio necessario per dare respiro alle casse societarie. In sede di trattativa per l'ultimo prolungamento, era stato raggiunto una sorta di gentlemen agreement per partire a cifre convenienti, intorno ai 10 milioni di euro. La Fiorentina, non convinta appieno dal rendimento di Jovic e alla ricerca di una valida alternativa di Cabral, ci fa più di un pensiero, alla pari di una Roma orfana per diversi mesi dell'infortunato Abraham e del Torino. Ma attenzione all'inserimento proprio della Salernitana, che in caso di cessione di Dia potrebbe dirottare parte degli introiti sul bomber francese per completare la rosa a disposizione di Paulo Sousa.