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Allegri, Rabiot e le cessioni: prende forma la nuova Juve di Giuntoli
SACRIFICIO - L’inseguimento della Juventus a Giuntoli dunque parte da lontano e arriva a dama già in questa estate grazie allo stesso ds. È stato lui a forzare la mano e far sì che potesse iniziare a lavorare fin da subito coi bianconeri. Pur legato da un altro anno di contratto col Napoli, lo scopritore di Kvaratskhelia non dovrà attendere il 2024, o settembre, come qualcuno aveva ipotizzato, per sedersi alla scrivania della Continassa. Il motivo? I milioni che l’uomo mercato, artefice dello scudetto azzurro, lascerà sul tavolo. Giuntoli è intenzionato a rinunciare all’ultimo anno di salario, bonus compresi. In questo modo, tra premi e normali arretrati, potrebbe privarsi di 2 milioni di euro netti, che diventano 4 lordi per le casse del Napoli.
LE MOSSE – Giuntoli ripartirà da Allegri. Sarà con lui che avverrà il primo colloquio per capire se c’è, come pare, la volontà di tutti di proseguire insieme e, soprattutto, per stabilire i piani tecnici di una stagione che dovrà essere di svolta per la Juve. Max continua a dire no all’Arabia Saudita e lo fa per imbarcarsi, con Giuntoli, in questa nuova avventura per far risalire il club. A supportare il nuovo ds, una struttura ben consolidata e rafforzata dal rientro in pianta stabile di Claudio Chiellini, gestore della Juve Next Gen, e dalla promozione di Giovanni Manna. È stato lui a portare avanti le prime trattative bianconere e sarà lui stesso a fare da spalla all’ormai ex Napoli. Finora il mercato ha detto: via Kulusevski, dentro Milik e (quasi) Weah. Una buona base da cui ripartire. Ora il focus sarà sul centrocampo, dove si stringe per ottenere il sì di Rabiot per il rinnovo di contratto e si tengono vive le piste di scorta qualora il francese dovesse smentire quell’ottimismo che si respira alla Continassa su questa vicenda. Proseguono fitti i colloqui anche con l’Empoli per Parisi, società con cui lo stesso Giuntoli ha più volte fatto affari, così come il Lille di Weah, sarà un caso… Definite poi le prime mosse, sarà da aprire il capitolo cessioni. Vlahovic e Chiesa sono due totem della Juve ma non sono incedibili, anzi, con la giusta offerta potrebbero partire. Un po’ come successo nell’ultimo Napoli, il ds ha dimostrato che, anche dopo cessioni importanti, si possono ottenere grandi risultati. Giuntoli chiede tempo e fiducia, d’altronde lui sa come si fa.