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    Immobile: 'Sognavo Napoli, mi danno dello juventino per non averci giocato. A vita con la Lazio. Inzaghi? Come Klopp'

    Immobile: 'Sognavo Napoli, mi danno dello juventino per non averci giocato. A vita con la Lazio. Inzaghi? Come Klopp'

    "Volevo la Lazio a tutti i costi". Parola di Ciro Immobile. L'attaccante si racconta in una lunga diretta su Instagram con il noto personaggio del web 'Damiano Er Faina', partendo proprio dall'arrivo nella Capitale: "Volevo i biancocelesti a tutti i costi, ero felice e mi sono trovato subito alla grande, mi piacevano squadra e allenatore. Eredità di Klose? Non commisi lo stesso errore fatto a Dortmund: era andato via Lewandowski e sentivo la responsabilità, a Roma ho preferito non pensarci".

    NAPOLI - Non aver giocato a Napoli un cruccio? Non per Immobile: "Sono stato vicino al Napoli e fino a quando non sono arrivato alla Lazio ho sperato di giocarci. Però mi sono trovato talmente bene qua che non ci ho più pensato, non sarebbe nemmeno stato corretto per i tifosi biancocelesti. Già sto pensando a cosa faremo con questa maglia nel futuro. Chiudere qui la carriera? Non so se lo farò, magari a 33 anni la Lazio sarà talmente forte che avrà bisogno di giocatori importanti che ancora sono in grado di stare ad alti livelli. Non mi va di essere di peso. Mi piacerebbe comunque. Fino a quando indosserò questa maglia darò il massimo. Mi danno spesso dello juventino perché non sono andato a giocare a Napoli, ma non è così".​

    INSIEME AL VERTICE - Immobile analizza il rapporto con il management laziale: "Il rapporto con il presidente Lotito è bellissimo, fatto di stima e rispetto, come con Tare e Peruzzi. La Lazio è destinata a rimanere al vertice negli anni a venire".

    INZAGHI - Il centravanti biancoceleste si concentra poi su Simone Inzaghi, paragonandolo al tecnico del Liverpool Jurgen Klopp: "Sì si somigliano, per le motivazioni che ti danno. Inzaghi è un allenatore europeo, completo, ed è quello con cui mi sono trovato meglio. La discussione per la sostituzione? Ho avuto una reazione di pancia, sbagliata, sapevo che mi avrebbe perdonato ma non è stata bella quella reazione per la gente. Inzaghi l'ha gestita benissimo, la panchina con l'Inter è stta giusta. In quel periodo abbiamo parlato tanto e abbiamo risolto, ma non c'era neanche bisogno di fare pace".

    LAZIO-ATALANTA - Immobile torna anche sul rocambolesco 3-3 con l'Atalanta: "Inzaghi si arrabbiò tantissimo all'intervallo, era una belva e aveva ragione: non eravamo noi, eravamo tornati dalla sosta per la Nazionale e ci facevamo i c... nostri. Poi uscimmo bene dagli spogliatoi e fu 3-3, ma che paura il rigore: Gollini mi sembrava 3 metri e me lo stava pure parando! Ma ho tirato una bella botta".

    SIVIGLIA - L'attaccante della Lazio chiude con la brutta esperienza di Siviglia: "Mi sono trovato male - spiega Immobile -. Ho avuto poche occasioni e a gennaio avevo pensato di andarmene, ma Emery mi chiese di restare. Alla ripresa subito due gol, ma Emery mi mise nuovamente fuori e pensai: "Questo non ha capito un c...". Diciamo che quando non ti senti parte integrante del gruppo, è tutto inutile".

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