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    Immensa Inter, più forte di una grande Juve e di arbitri e assistenti da cacciare

    Immensa Inter, più forte di una grande Juve e di arbitri e assistenti da cacciare

    La più bella Inter di Stramaccioni stasera ha firmato una memorabile impresa allo Juventus Stadium, battendo i campioni d'Italia, piombando a un solo punto da loro, infrangendo la loro serie di 49 partite utili consecutive e risultando più forte anche di un arbitro,Tagliavento e di un guardalinee Preti, da cacciare per manifesta insipienza.

    Convalidare un gol irregolare dopo soli 18 secondi, per un fuorigioco che anche un cieco avrebbe visto; non espellere Liechsteiner, già ammonito, dopo il fallaccio su Palacio; fermare Giovinco lanciato a rete per un fuorigioco che non c'era; ammonire a casaccio gli juventini nella ripresa, dopo avere sbagliato la direzione nel primo tempo:farsi dire dal giudice di porta Orsato che c'era il fallo da rigore di Marchisio su Milito; ignorare le educate richieste di spiegazioni di Cassano e degli interisti con un'inaccettabile spocchia: ce n'è abbastanza per collocare a riposo a tempo indeterminato gli eroi di Nicchi e Braschi. 

    I quali se hanno il coraggio di tornare a dirci che va tutto bene, che in fondo si tratta di errori sporadici (a soli sei giorni di distanza da Catania-Juve!), devono essere i primi a togliere il disturbo. State certi che, nonostante il nuovo obbrobrio,  non si scolleranno dalle loro poltrone.

    L'Inter, al settimo successo consecutivo in campionato, il nono contemplando anche l'Europa League, hapienamente  meritato di vincere.

    Il coraggio di Stramaccioni è stato ripagato da una prestazione superlativa dell'intera squadra. Il più giovane allenatore della serie A si è presentato con tre punte  in casa della squadra più forte del campionato. E non solo due attaccanti su tre hanno segnato, ma gli stessi, a cominciare da Palacio per arrivare a Cassano, hanno contribuito alla gabbia costruita attorno a Pirlo, della quale il Solista  è rimasto prigioniero. Zanetti, per il quale ogni aggettivo d'elogio è insufficiente e Cambiasso, ritornato su livelli strepitosi del 2010, hanno conferito vigore e spinta al centrocampo

    La Juve ha inopinatamente sbagliato i cambi, conoscendo la bravura di Conte e di Alessio in materia. Bendtner doveva restare in panchina e doveva essere Quagliarella il sostituto immediato di Vucinic. Invece, l'ex napoletano è entrato in campo al posto di Caceres che era entrato al posto di Liechsteiner. Pogba, migliore in campo contro il Bologna, è rimasto a guardare.

    Una delle costanti di Conte è sempre stata la capacità di schierare gli uomini giusti al posto giusto nel momento giusto, scegliendo sempre i più in forma. Così non è stato questa sera e gli errori si pagano.

    Una grande Juve è stata sconfitta da un'immensa Inter, ma questo non significa che la stagione dei bianconeri sia compromessa. Tutt'altro. I nerazzurri hanno riaperto il campionato e anche il Napoli può subito approfittarne, ma la capolista rimane sempre la squadra campione in carica. La lotta per lo scudetto diventa sempre più avvincente. Onore a chi la rende tale: a cominciare dai giocatori di Juve e Inter che si sono affrontati a viso aperto, esaltando una sfida bellissima. Gli arbitri hanno rischiato di rovinare tutto. Sarebbe ora che la piantassero.

     

    Xavier Jacobelli

    Direttore Ediotoriale www.calciomercato.com

     

     

     

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