Ilicic: 'Ho rischiato l'addio al calcio. Mercato? In Cina posso andare quando voglio, all'Atalanta sto benissimo'
Out dal 25 luglio al 6 settembre per un'infezione alla mandibola Josip Ilicic è finalmente tornato e la tripletta segnata al Chievo Verona segnano un nuovo inizio per lui e per l'Atalanta. Intervistato da Gazzetta dello Sport e Tuttosport il centrocampista sloveno ha ripercorso questo difficile inizio di stagione.
L'INFORTUNIO - "Serviva del tempo, non era un problema come gli altri e per due mesi non mi sono mosso. Sono ripartito non da zero, ma da meno 10. Confrontandomi con mister e staff medico sono tornato. Ho sofferto molto, il calcio era l’ultimo dei pensieri. Ringrazio la mia famiglia, club, tecnico e compagni: il loro supporto non è mai mancato. Più forte di prima? Sicuro, vivendo certe situazioni si impara a dare il giusto peso alle cose. Questo è l’unico aspetto positivo della malattia che ho superato. Se penso ancora all'eliminazione con il Copenaghen? Ero ricoverato e del calcio non volevo saperne".
HO PENSATO DI SMETTERE - "Già l’anno scorso quando ho avuto il problema al ginocchio ho sofferto molto perché mi piace giocare e non voglio mai stare fuori: voglio aiutare i miei compagni, vincere e segnare. Fortunatamente ho avuto vicino la famiglia e questo mi ha aiutato ma devo dire che è stato il momento più difficile della mia vita. Ad un certo punto ho pure smesso di pensare al calcio, ci sono stati momenti in cui ti passano davanti agli occhi tante cose brutte e pensieri che non vorresti mai avere. In quei momenti ti rendi conto che c’è una scala di priorità, il lavoro ad un certo punto viene dopo e fino a quando ho capito che tutto era alle spalle e potevo tornare a ragionare da calciatore è stata dura. Non mi era mai capitato di vivere questo tipo di sensazioni"
MERCATO - "Nel calcio attuale si parla tanto di Cina, ma posso andarci quando voglio. Mi hanno accostato a tutte le big del mondo, ma sono qui e ci sto benissimo".