AFP/Getty Images
Il trionfo del Bayern porta la firma di Guardiola: è lui il migliore al mondo
Numeri impressionanti, che forse metteranno a tacere anche i più scettici tra gli addetti ai lavori, tra i quali figura anche il presidente onorario Franz Beckenbauer, che aveva bollato come noioso il gioco praticato dalla sua squadra. Il Bayern Monaco di Guardiola è riuscito per ora nell'impresa di fare meglio in Bundesliga persino della truppa guidata lo scorso anno da Jupp Heynckes alla conquista del Triplete. Nessuna formazione tedesca era riuscita a conquistare il titolo a marzo e a 7 giornate dalla sua conclusione, ma l'elenco dei record stabiliti dal Pep team è davvero sterminato.
MEGLIO DEL BARCELLONA - Dopo 27 giornate, la formazione bavarese è ancora imbattuta, con 25 successi (19 consecutivi) e due pareggi e il nuovo obiettivo nel mirino è chiudere senza sconfitte il torneo. La parola sconfitta sembra essere sparita dal vocabolario del club campione d'Europa, imbattuta da 52 gare di fila (l'ultimo ko arrivo nell'autunno 2012 contro il Bayer Leverkusen) e con numeri a livello di reti segnate e subite (79, 13) superiori rispetto alla cavalcata vincente della passata stagione. Ma il dato più incredibile è quello relativo al possesso palla medio, un 71% che si mette alle spalle persino il 64% dei maestri del Barcellona. I gol di Mandzukic, i dribbling ubriacanti di Robben e Ribery, le prodezze di Kroos, Gotze e Muller passano in secondo piano di fronte all'impronta lasciata sulla squadra da Guardiola, capace di riprodurre in un Paese distante culturalmente anni luce il modello Barcellona.
LA TRASFORMAZIONE DI LAHM - Il 17° titolo conquistato dall'allenatore catalano su 23 a disposizione è la dimostrazione ulteriore di come, al di là dell'indiscutibile valore tecnico dei giocatori che ha avuto la fortuna di guidare, la sua è un'idea di calcio che vince a ogni latitudine. Ha trovato la chiave per infondere nuovi stimoli a un gruppo che ha vinto tutto col passaggio dal 4-2-3-1 al 4-1-4-1, reso possibile dall'ingaggio del solo giocatore richiesto in estate, Thiago Alcantara, e dalla trasformazione di capitan Lahm in uno straordinario regista di centrocampo capace ieri contro l'Hertha di portare a termine con successo tutti i 137 passaggi della sua clamorosa partita. Il trionfo di Pep è tutto qui e il finale di stagione, con Champions League e Coppa di Germania ancora a disposizione, potrebbe consacrarlo come il miglior allenatore del mondo.
MEGLIO DEL BARCELLONA - Dopo 27 giornate, la formazione bavarese è ancora imbattuta, con 25 successi (19 consecutivi) e due pareggi e il nuovo obiettivo nel mirino è chiudere senza sconfitte il torneo. La parola sconfitta sembra essere sparita dal vocabolario del club campione d'Europa, imbattuta da 52 gare di fila (l'ultimo ko arrivo nell'autunno 2012 contro il Bayer Leverkusen) e con numeri a livello di reti segnate e subite (79, 13) superiori rispetto alla cavalcata vincente della passata stagione. Ma il dato più incredibile è quello relativo al possesso palla medio, un 71% che si mette alle spalle persino il 64% dei maestri del Barcellona. I gol di Mandzukic, i dribbling ubriacanti di Robben e Ribery, le prodezze di Kroos, Gotze e Muller passano in secondo piano di fronte all'impronta lasciata sulla squadra da Guardiola, capace di riprodurre in un Paese distante culturalmente anni luce il modello Barcellona.
LA TRASFORMAZIONE DI LAHM - Il 17° titolo conquistato dall'allenatore catalano su 23 a disposizione è la dimostrazione ulteriore di come, al di là dell'indiscutibile valore tecnico dei giocatori che ha avuto la fortuna di guidare, la sua è un'idea di calcio che vince a ogni latitudine. Ha trovato la chiave per infondere nuovi stimoli a un gruppo che ha vinto tutto col passaggio dal 4-2-3-1 al 4-1-4-1, reso possibile dall'ingaggio del solo giocatore richiesto in estate, Thiago Alcantara, e dalla trasformazione di capitan Lahm in uno straordinario regista di centrocampo capace ieri contro l'Hertha di portare a termine con successo tutti i 137 passaggi della sua clamorosa partita. Il trionfo di Pep è tutto qui e il finale di stagione, con Champions League e Coppa di Germania ancora a disposizione, potrebbe consacrarlo come il miglior allenatore del mondo.