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Il Tottenham fa i conti col flop Conte: uno spreco da oltre 220 milioni
Un flop da 223 milioni di euro pronto a diventare realtà. La continuità di Antonio Conte alla guida del Tottenham rimane appesa ad un filo dopo il clamoroso sfogo di sabato scorso, nel postpartita del match pareggiato contro il Southampton. La frattura totale creatasi coi suoi calciatori, attaccati platealmente davanti alla stampa, e il malessere generale creato all'interno del club rappresentano dei motivi che per i colleghi inglesi giustificheranno un esonero già nei prossimi giorni, approfittando della sosta dei campionati per dare spazio agli impegni delle nazionali. E dietro ad un fallimento in termini di risultati - fuori da Champions League, FA Cup e Carabao Cup, in lizza soltanto per il raggiungimento del quarto posto in campionato - se ne nasconde pure uno di carattere economico altrettanto rilevante.
SPESE PAZZE - Un ingaggio complessivo da 30 milioni di sterline, circa 34 di euro, percepito dal novembre 2021 e con scadenza giugno 2023 (ad oggi i margini affinché il Tottenham eserciti l'opzione di rinnovo per un altro anno appaiono risicati), il terzo in Premier League dietro a quelli di Guardiola e Klopp, va a sommarsi alle operazioni sostenute dalla società londinese nelle due finestre di mercato del 2022 per rinforzare l'organico sulla base delle esigenze esplicitate da Conte. Gli acquisti di Bentancur, Romero, Bissouma, Richarlison e Spencer, i prestiti di Danjuma e Pedro Porro e l'investimento sostenuto ad oggi per Kulusevski (prestito oneroso da 10 milioni, un'opzione di riscatto da 35 che non è ancora scattata) hanno comportato un esborso di ulteriori 189 milioni - nel quale non rientrano gli arrivi ad impatto zero di Forster, Lenglet e Perisic - che non ha prodotto i risultati desiderati. Un mercato non ancora all'altezza delle squadre abituate a primeggiare nel campionato inglese, secondo l'allenatore italiano, ma comunque lontano dalle logiche perseguite nelle stagioni precedenti dal presidente Levy. Oltre ad essere un fattore che verrà fatto pesare al momento delle valutazioni, visto che di loro soltanto i due ex juventini Bentancur e Kulusevski hanno prodotto un rendimento che può definirsi all'altezza a fronte di tanti giocatori che non hanno risposto presente o che non sono stati valorizzati.
FUTURO IN BILICO - Valutazioni che, secondo quanto riportano diversi media d'Oltremanica, il Tottenham ha in mente di affrontare nel giro delle prossime 48 ore, quelle concesse di stacco ai calciatori non convocati dalle rispettive nazionali e allo stesso Antonio Conte, rientrato nelle scorse ore in Italia e il cui futuro prossimo viene relazionato proprio ad un possibile rientro nel nostro Paese. La situazione precaria delle panchine di Inter e Milan, i ripetuti spifferi su Juventus e Roma sono argomenti destinati a tenere banco da qui ai prossimi mesi. Ora invece c'è da valutare un flop sempre più concreto da 223 milioni di euro.
SPESE PAZZE - Un ingaggio complessivo da 30 milioni di sterline, circa 34 di euro, percepito dal novembre 2021 e con scadenza giugno 2023 (ad oggi i margini affinché il Tottenham eserciti l'opzione di rinnovo per un altro anno appaiono risicati), il terzo in Premier League dietro a quelli di Guardiola e Klopp, va a sommarsi alle operazioni sostenute dalla società londinese nelle due finestre di mercato del 2022 per rinforzare l'organico sulla base delle esigenze esplicitate da Conte. Gli acquisti di Bentancur, Romero, Bissouma, Richarlison e Spencer, i prestiti di Danjuma e Pedro Porro e l'investimento sostenuto ad oggi per Kulusevski (prestito oneroso da 10 milioni, un'opzione di riscatto da 35 che non è ancora scattata) hanno comportato un esborso di ulteriori 189 milioni - nel quale non rientrano gli arrivi ad impatto zero di Forster, Lenglet e Perisic - che non ha prodotto i risultati desiderati. Un mercato non ancora all'altezza delle squadre abituate a primeggiare nel campionato inglese, secondo l'allenatore italiano, ma comunque lontano dalle logiche perseguite nelle stagioni precedenti dal presidente Levy. Oltre ad essere un fattore che verrà fatto pesare al momento delle valutazioni, visto che di loro soltanto i due ex juventini Bentancur e Kulusevski hanno prodotto un rendimento che può definirsi all'altezza a fronte di tanti giocatori che non hanno risposto presente o che non sono stati valorizzati.
FUTURO IN BILICO - Valutazioni che, secondo quanto riportano diversi media d'Oltremanica, il Tottenham ha in mente di affrontare nel giro delle prossime 48 ore, quelle concesse di stacco ai calciatori non convocati dalle rispettive nazionali e allo stesso Antonio Conte, rientrato nelle scorse ore in Italia e il cui futuro prossimo viene relazionato proprio ad un possibile rientro nel nostro Paese. La situazione precaria delle panchine di Inter e Milan, i ripetuti spifferi su Juventus e Roma sono argomenti destinati a tenere banco da qui ai prossimi mesi. Ora invece c'è da valutare un flop sempre più concreto da 223 milioni di euro.