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    Il tifoso-pugile Gianni di Napoli a CM: 'Roma, più cattiva'

    Il tifoso-pugile Gianni di Napoli a CM: 'Roma, più cattiva'

    'La squadra A è stata incapace di sferrare il colpo del ko'. Oppure: 'La squadra B prova a rimanere in piedi nonostante i continui attacchi dell'avversario'. Ormai nel giornalismo sempre più spesso il gergo pugilistico trova ospitalità in quello calcistico e nell'ultimo mese e mezzo è stato utile per spiegare l'involuzione di risultati della Roma. Per capire il perchè di questa flessione, Calciomercato.com ha intervistato un ex pugile campione del passato, nonchè tifoso della Roma, Gianni Di Napoli. Classe '64, sei volte campione italiano, tre nella categoria piuma e tre in quella super piuma. Ventotto successi (venti per ko) tra i professionisti in 32 incontri disputati.

    Nelle ultime partite la Roma è stata incapace di sferrare il colpo decisivo. Per cinque volte nelle ultime sei partite è stata rimontata. Secondo te qual è il problema?

    'Nello sport è sempre una questione di carattere. Sia per chi difende che per chi attacca. Nella boxe, il pugile a terra cerca di reagire. Così come è stato lunedì scorso il Milan. E' riuscito a rimanere in partita e alla fine ha ottenuto il pareggio. Nel calcio, però, puoi contare sull'aiuto di altri dieci compagni e tutti devono avere lo stesso spirito combattivo altrimenti gli avversari alla lunga ti sovrastano; nella boxe sei solo, al massimo 'in coppia' considerando l'allenatore'.

    Nonostante la flessione, la Roma può lottare fino in fondo per lo scudetto?

    'Eravamo partiti tanto bene. Dieci vittorie su dieci. Per fare una metafora pugilistica, spero che non accada di andare ko alla dodicesima ripresa, dopo aver dominato le prime undici. La Juventus è agguerrita, un'ottima concorrente, è favorita, però sono fiducioso. Quest'anno la squadra c'è. Nei miei incontri di pugilato, ad esempio, ero quasi sempre 'più basso' di statura rispetto al mio avversario, però grazie alla tattica, all'aggressività e alla voglia riuscivo spesso a spuntarla. Per azzardare una percentuale, direi, il 50% ma serve più cattiveria'.

    Quale giocatore della Roma secondo te ha le caratteristiche per essere un buon pugile?

    'E' difficile fare un parallelo. Ci sono dei giocatori molto aggressivi in campo, ma non saprei dirti se queste caratteristiche possano essere riconfermate sul ring. Ai miei tempi nella Roma c'era Romeo Benetti, un grande picchiatore. Oggi nel calcio ci sono molte più 'sgnorine' e ad essere sinceri anche il pugilato degli ultimi anni è diventato meno cruento con le nuove regole. Nella Roma attuale c'è Maicon: un grande lottatore. Mi incuriosirebbe vederlo boxare. Racconto un aneddoto: gli allenamenti da pugile comprendono tante discipline; la ginnastica, lo sci e anche il calcio. E quando giocavo ero un buon terzino destro, quindi lo stesso ruolo di Maicon: sfruttavo molto il mio fiato. A proposito posso dirti il nome di un altro grande del pugilato che avrebbe tranquillamente potuto sfondare nel calcio: il compianto Giovanni Parisi. Era un ottimo numero 10'.

    Un giocatore che sul campo lottava, anzi 'ringhiava', era Gattuso. Ti colpisce saperlo indagato del calcioscommesse?

    'Nel mondo dello sport gli atleti purtroppo sono avvicinate da persone opportuniste. Calciatori come Gattuso non avrebbero nessun motivo per sporcarsi le mani in questo modo. Nel calcio ci sono diversi interessi ed è molto facile che dal mondo esterno, per dar peso ad una chiacchierata, escano fuori nomi eccellenti. Anche nel mio piccolo, per fare un esempio, sono stato messo in mezzo ingiustamente per una brutta storia. Tanti titoloni contro di me sui giornali, invece, quando un paio di volte, fui protagonista di vicende positive extrasportive, il mio nome uscì soltanto in un trafiletto'.

    Hai detto che giocavi a calcio. Ti sei mai pentito di aver scelto la boxe?

    'A pensarci bene si. Avrei guadagnato di più e preso meno pugni. Scherzo, nella boxe ho raccolto tante soddisfazioni e ora sono orgoglioso di mio figlio Kevin, anche lui si è avvicinato a questo sport e sta ottenendo grandi risultati. Ne sentirete sempre più spesso parlare, è un grande'.

     


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