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  • Roma, ecco Pisilli: l'ultimo 'bambino' di Mourinho che ha sorpreso De Rossi

    Roma, ecco Pisilli: l'ultimo 'bambino' di Mourinho che ha sorpreso De Rossi

    • Francesco Balzani
    Daniele De Rossi ne ha parlato così nella prima conferenza stampa da nuovo allenatore della Roma al posto dell'esonerato José Mourinho. E che coincide con la vigilia della sfida casalinga contro l'Hellas Verona. "Dal vivo rimani impressionato a vedere quando toccano la palla Dybala, Lukaku, Pellegrini, ma chi mi ha impressionato è Pisilli, non pensavo fosse così forte", ha detto il nuovo tecnico. Niccolò Pisilli è uno degli ultimi lasciti di Mourinho, che nella sua esperienza in giallorosso ha concesso la ribalta a diversi talenti cresciuti sui campi delle formazioni giovanili a Trigoria. E' stato Pisilli a chiudere il match della fase a gironi di Europa League con lo Sheriff Tiraspol dello scorso 14 dicembre: probabilmente il talento più cristallino che la Primavera di Federico Guidi ha tirato fuori lo scorso anno. Alla Roma se ne sono accorti da tempo, da quando Niccolò aveva 9 anni e andava in quarta elementare. Da quel giorno gioca con la maglia della Roma. Lui tifoso giallorosso in una famiglia di romanisti, col papà tennista (Francesco) che anni fa era entrato anche nella classifica ATP. Col tennis è durato poco passando subito al calcio. Lui nato e cresciuto nel quartiere Palocco, a pochi passi da Trigoria. Ama poco i social, ancor meno le uscite. Adora il calcio. 

    LA CARRIERA -  Lo scorso 1° dicembre ha firmato il suo primo contratto da professionista legandosi alla squadra del cuore fino al 2026.  I primi calci li dà nella scuola calcio “Helios” ma la Roma ci mette poco a scovare il suo talento grazie alla rete di scouting che copre tutto il territorio della Capitale. In giallorosso fin dai pulcini, il rendimento di Pisilli si è notevolmente alzato nelle ultime due stagioni. Alberto De Rossi prima di lasciare la panchina, lo ha lanciato in Primavera strappandolo all’under 18 di Scurto, dopo che l’anno precedente aveva anche vinto lo scudetto under 17 (gol decisivo in semifinale). Con lo storico allenatore giallorosso gioca sei partite prima di un infortunio alla caviglia che lo ha costretto ai box fino a fine stagione. Lo scorso anno la definitiva consacrazione (9 gol in 24 partite) e un ruolo centrale nella formazione titolare di Guidi. Se ne è accorto Mourinho che lo ha fatto esordire a maggio contro l'Inter e lo ha chiamato  nel ritiro estivo. Da quest'anno è praticamente ospite fisso nelle convocazioni. Mancava la prima gioia, è arrivata stasera. E non sarò la prima.  

    LE CARATTERISTICHE TECNICHE - Centrocampista o meglio, mezzala, ma nella più classica delle interpretazioni e il numero sulle spalle non poteva che essere l’8. Rientra stabilmente nelle convocazioni di Bollini con l’under 19 Azzurra e la caratteristica che salta subito all’occhio è la capacità di leggere il gioco in entrambe le fasi. Spesso è protagonista dei cosiddetti “break” a centrocampo, riuscendo a trasformare l’azione da difensiva a offensiva. Ha ottimi tempi d’inserimento messi in mostra anche e soprattutto nel gol contro il Milan Primavera che ha fatto il giro del mondo (letteralmente). Nel match contro i rossoneri è lui a far partire l’azione allargando sulla sinistra, prima di ricevere nuovamente il pallone e superare con un tunnel il diretto avversario. Qui la sua intelligenza tattica: lascia il pallone ad un compagno che imbuca per la sponda di tacco dell'attaccante sulla quale arriva sempre lui, con il tempo giusto, al limite dell’area. Destro di prima intenzione all'angolino e gol del 2-0.

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