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Il sorriso di Ronaldo e le parole di Chiellini: sono questi i segni di resa della Juve nella corsa scudetto
IL CAPITANO – Una giocata e un sorriso che spiegano pure troppo la serata di Ronaldo. Così come le parole spese da Giorgio Chiellini arrivano a confermare che di energia per la rimonta scudetto, forse non ce n'è proprio più: “Gli anni passano per tutti, difficile far continuare ancora un ciclo che dura da nove anni, ci proviamo in ogni modo, abbiamo avuto due blackout e li abbiamo pagati contro Inter e Fiorentina”. Parole di resa? Forse, non necessariamente. Ma se l'uomo, l'unico uomo, dei nove scudetti di fila trasmette per la prima volta questa stanchezza nervosa, allora il pensiero che si stia alzando bandiera bianca non è campato per aria. Poi magari la Juve potrà così dedicarsi davvero alla Champions, che riparte con un primo turno tutt'altro che impossibile come quello con il Porto. Ma per il momento, la lucidità con cui Chiellini ha analizzato la non-partita con l'Inter e il percorso attuale della Juve di questa stagione, rappresenta più una prova che un semplice indizio riguardo il timore che il ciclo bianconero possa essere davvero arrivato alla fine. Quando l'arrivo di Pirlo in panchina doveva trasformarsi nell'inizio di un altro ciclo. E allora c'è davvero molto più di qualcosa che non va. Perché quella di San Siro, semplicemente, non era Juve.