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    Il soldatino, diesel, Perotti e Maicon

    Il soldatino, diesel, Perotti e Maicon

    • Cesare Bardaro
    CAMPIO-NATI il 26 LUGLIO
     
    Buon compleanno a
     
    DIEGO PEROTTI, 1988, ala sinistra argentina della Roma, dove ha già giocato l'ultima stagione.

    PANAGIOTIS KONE, 1987, centrocampista albanese naturalizzato greco, dell'Udinese. Da gennaio a giugno è stato in prestito alla Fiorentina, anche se a Firenze non se n'è accorto quasi nessuno.

    ANGELO DI LIVIO, 1966, ex centrocampista di Roma, Reggina, Nocerina, Perugia, Padova, Juventus, Fiorentina. Ritiratosi nel 2005. A creare il soprannome "Il soldatino" è stato Roberto Baggio: "Me lo diede Roberto Baggio per il mio modo di correre, spalle strette e braccia distese lungo i fianchi. Un giorno, durante un allenamento, si volta verso di me e mi fa: “Sembri un soldatino". La fascia era il suo regno. Partiva, e non si fermava". Nel 2002 fu l'unico della rosa della Fiorentina, dopo il fallimento, a rimanere in C2 con la Florentia Viola. 2 mesi prima era con la Nazionale ai mondiali: “Retrocedere, fallire e sparire con una squadra importante come la Fiorentina è una grande delusione e un grande rammarico. Allo stesso tempo però sono contento per questa nuova squadra e società che è partita col piede giusto e fa ben sperare. Dopo tanti anni ad alto livello mi ritrovo a giocare in C2 ma per Firenze posso fare anche questo. E poi ora c’è Della Valle, che non ha bisogno di presentazioni. E’ l’uomo giusto per la risalita.”  In molti si aspettavano un suo futuro da dirigente, invece, al termine del campionato 2004-2005 non gli fu rinnovato il contratto.
    PASQUALE PADALINO, 1972, neo allenatore del Lecce,  ex difensore di Foggia, Bologna, Lecce, Fiorentina, Bologna, Inter, Como. Ha allenato Nocerina, Foggia, Grosseto e Matera Era soprannominato “Diesel”. Era un libero elegante, ma perseguiva più la bella giocata che la solidità difensiva.

    ANTONIO COMI, 1964, ex centrocampista di Torino, Roma e, naturalmente, Como (Comi al Como fu un titolo particolarmente inflazionato sui giornali dell'epoca). Dal 2011 è Drettore Generale del Torino Il figlio Gianmario è attaccante del Carpi.
     
    JEHAD MUNTASSER ,1978, ex centrocampista libico di Pro Sesto, Arsenal, Bristol, Empoli, Viterbese, Catania, L'Aquila, Triestina, Perugia, Treviso, Al Wakra (Qatar), Al Ittihad (Libia). E' stato il primo giocatore libico a giocare in Italia.
    E' entrato  nella storia del calcio mondiale, il 31 dicembre 1999, segnando la prima rete del nuovo secolo e del nuovo millennio. Queste le sue parole in merito: "Si in effetti c'è stato un torneo organizzato in Libia con tutte le squadre africane (Ghana, Camerun etc…) e proprio il 31 dicembre alle 23.00 abbiamo iniziato a giocare la finale del torneo con il Ghana; alle 00.25 ho segnato il primo gol del 2000 . Abbiamo vinto il torneo ed è stata un esperienza bellissima. Per farti un idea di quanto il calcio è seguito in Libia pensa che a quella partita, la notte di capodanno c'erano 45.000 spettatori". 
     
    MARTIN LAURSEN, 1977, ex difensore danese di Verona, Milan, Aston Villa. “La mia autostima era molto bassa e pensavo di non essere abbastanza bravo. Non avevo rapporti con Ancelotti, che era l’allenatore. Non avevo giocato mai in stagione e non stavo bene nello spogliatoio. Ricordo di aver giocato l’ultima partita di campionato, che era inutile. Era scontato che quelli che erano in campo quel giorno non avrebbero giocato la finale di Champions League (a Manchester con la Juve n.d.r ). Ma piacevo a Silvio Berlusconi e sono sicuro che è stato lui a fare sì che io fossi in panchina. Quindi sapevo di essere un ripiego: Ancelotti non voleva che io giocassi, se fossi entrato non sarebbe stato perché era lui a volerlo.”
     
    Auguri anche a
     
    STEPHEN MAKINWA, 1983, ex attaccante nigeriano (nel 2012 ha ottenuto anche la cittadinanza italiana) di onegliano, Como, Reggiana, Modena, Genoa, Atalanta, Palermo, Reggina, Lazio, Chievo, Larissa (Grecia), Carrarese, BJ Baxy (serie B cinese), ND Gorica (Slovenia). Ha smesso di giocare l'1 luglio 2015.
     
    MAICON, 1981,  terzino destro brasiliano, svincolato dall'1 luglio. Ex Cruzeiro (dove probabilmente tornerà), Monaco, Inter, Manchester City, Roma. Spalletti nella conferenza stampa alla vigilia della sfida col Bologna disse: "L'altro giorno Maicon è passato davanti al mio ufficio. Gli ho chiesto se c'era qualcosa che non andava e lui mi ha detto: "Ce l'ho con te perché non mi fai più giocare. Però è vero, devo dare il massimo". "E così che si fa" - ha proseguito Spalletti-  "E' bello quando si parla del proprio stato d'animo e poi si mette a disposizione della squadra con entusiasmo".
     
    MAURIZIO MONTESI, 1957, ex centrocampista di Avellino e Lazio. Simpatizzante per la sinistra extraparlamentare, nonostante sia cresciuto nella Lazio, nel 1978 rilascia un’intervista a “Lotta continua” che ha lo stesso effetto di una bomba. In quell’articolo, accusa i dirigenti dell’Avellino di utilizzare il calcio a fini clientelari e di essere in qualche modo collusi con la malavita locale, ma anche i tifosi di accettare passivamente questa situazione. Dopo la morte di Vincenzo Paparelli , il tifoso ucciso da un razzo durante il derby romano, il 12 novembre del 1979, in un’intervista a “Panorama”  dal titolo “Fermate quel pallone”, Montesi si scaglia contro l’intero mondo del calcio, accusando le società di sostenere i gruppi ultras con ingressi gratuiti allo stadio, pullman per le trasferte e finanziamenti di vario genere. Poi rincara la dose attaccando l’intera classe politica che secondo lui non ha alcun interesse a fermare l’escalation della violenza che circonda il mondo del calcio e tantomeno a spazzare via i gruppi organizzati di tifosi, perché avrebbe paura di inimicarsi quell’enorme serbatoio elettorale rappresentato dai tifosi e anche i magnati del calcio che stavano trasformando quello sport popolare in una macchina per far soldi.
    Il 3 marzo 1980, in un'intervista a Oliviero Beha denuncia le malefatte del suo ambiente e il giro di soldi che le scommesse clandestine fanno arrivare a tutti i livelli del sistema calcio. Il 23 marzo, esplode lo Scandalo Scommesse, il primo di una lunga serie. E scattano le manette per 27 giocatori, tra cui Cacciatori, Giordano, Manfredonia e Wilson, quest’ultimo additato da Montesi come il capo di tutto. “Il sabato prima di Milan-Lazio fu Wilson ad avvicinarmi in albergo. Mi fece delle proposte, mi parlò di un assegno: rifiutai sdegnato, ma tant’è il giorno dopo non scesi in campo”. Verrà squalificato per 4 mesi per omessa denuncia.
    Negli anni 90 viene arrestato per un traffico di hashish e il 2 febbraio del 1994 viene condannato a quattro anni di reclusione per violazione della legge sugli stupefacenti, insieme al suo complice Giuseppe Biancucci, il cui nome venne accostato durante gli Anni di Piombo alla colonna romana delle Brigate rosse e che nel 1979 era stato arrestato per associazione sovversiva e banda armata. La vicenda che porta Montesi a quella condanna e al carcere risale al 27 giugno del 1992, quando in un'imbarcazione affondata al largo di Fiumicino vennero scoperte oltre tre tonnellate e mezzo di hashish, per un valore di quaranta miliardi di lire (circa 21 milioni di euro). Lo stupefacente, proveniente dal Nord Africa, era contenuto in involucri di plastica sigillati e depositati all' interno del relitto, che si trovava a circa 20 metri di profondità.
    Scontata la pena, Maurizio Montesi esci dal carcere e di lui si perde ogni traccia. L’unica cosa certa è che ha lasciato l’Italia, secondo molti per trasferirsi in Francia.
     
    ROBERTO MASSARO, 1983, attaccante italiano del Perly Centoux (dilettanti svizzeri), ex Fiorentina, Parma, Como, Salernitana, Ancona, Milan, Triestina, Pavia, Varese, Olbia 1905, San Marino.
     
    FRANCESCO GRANDOLFO, 1992, attaccante della Fidelis Andria.
    RICCARDO GAGNO, 1997, portiere del Brescia, rientrato dal prestito al Grosseto.
     
     
    Il 26 luglio era nato anche il povero
     
    ANDREA FORTUNATO, 1971- 1995, morto, a dispetto del cognome, di leucemia a soli 24 anni.

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