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Il risultato conta più del bel gioco, la nuova Atalanta di Gasp ce lo ricorda. Fiorentina 'tradita' da Italiano
Un altro 1-0, in casa contro la Fiorentina, il secondo consecutivo dopo quello sul campo della Roma, e così l’Atalanta rimane in testa insieme con il Napoli. I paragoni tra le due squadre, però, finiscono qui, perché squadra di Spalletti stravince e dà spettacolo, mentre quella di Gasperini si accontenta di vincere di corto muso. Giusto così, stavolta, perché la Fiorentina fa ancora di meno, per colpa di Italiano che schiera Jovic e Cabral soltanto nel finale quando Muriel ha già fatto la differenza con l’assist decisivo per Lookman. E allora, ripensando ai tanti elogi degli anni scorsi a Gasperini, ecco l’ennesima conferma che il risultato conta più del bel gioco, meglio ancora se si prendono pochi gol, perché non è un caso che l’Atalanta ne abbia incassati meno di tutti fin qui, soltanto 3 in 8 partite, la metà esatta del Napoli che continua a farle compagnia, pur avendone segnati 6 di più.
CENTRAVANTI ASSENTI - Gasperini è ancora senza centravanti, perché Zapata è infortunato, ma almeno recupera Muriel che sulla sinistra completa il tridente in cui Lookman parte a destra per lasciare spazio agli inserimenti centrali di Ederson. Italiano, invece, che di centravanti a disposizione ne ha due rinuncia per scelta tattica sia a Cabral sia a Jovic, preferendo accentrare l’esterno Kouame, tra Ikone e Saponara. E così Atalanta e Fiorentina cercano il gol con le accelerazioni sulla fascia, oppure con i lanci lunghi, ma nessuna delle due riesce a sbloccare lo 0-0 in un primo tempo equilibrato con poche occasioni da rete.
LA MIGLIOR DIFESA - Il primo portiere impegnato è il nerazzurro Sportiello che dopo aver bloccato una facile conclusione di Venuti respinge in due tempi un tiro di Saponara. E’ la dimostrazione che la Fiorentina non si limita ad aspettare e anzi cerca di spaventare l’Atalanta con le incursioni di Barak, che si muove tra Bonaventura e Mandragora. Troppo poco, però, per mettere in difficoltà la miglior difesa del campionato, battuta soltanto tre volte in sette giornate, perché Okoli e capitan Toloi non concedono spazi e soltanto Scalvini sulla sinistra si merita un cartellino giallo per una trattenuta fallosa su Kouame.
ROSSO O GIALLO? - La buona partenza della Fiorentina sveglia l’Atalanta che cerca di sfruttare i lanci lunghi di Toloi e le accelerazioni di Lookman sulla destra, capace di impegnare Terracciano che respinge due volte con i pugni, prima su di lui e poi su conclusione di Soppy. L’emozione più grande del primo tempo è però legata a una errata decisione dell’arbitro Irrati, che estrae un cartellino rosso per una rovesciata di Kouame sulla testa di De Roon. Richiamato al monitor da Di Bello e Marini, addetti al Var, Irrati cambia il colore del cartellino. Il rosso diventa giallo e la Fiorentina può chiudere il primo tempo non in inferiorità numerica.
DECIDE LOOKMAN - Visto che il gol rimane un’utopia, 10’ dopo l’intervallo Gasperini toglie l’inutile Ederson rilanciando Pasalic in attacco, con la staffetta Maehle-Soppy sulla fascia sinistra. La svolta, però, arriva grazie a Muriel che dalla sinistra accende la luce alla sua maniera smarcando Lookman, bravissimo a sfruttare la libertà concessagli da Quarta e Igor per infilare comodamente il pallone dell’1-0 alle spalle dell’incolpevole Terracciano. A questo punto la Fiorentina è costretta a scoprirsi per cercare il pareggio e così concede spazi pericolosi all’Atalanta che in contropiede sfiora il raddoppio, quando Maehle si divora il 2-0 facendosi precedere da Terracciano in uscita.
SOFFERENZA FINALE - Amrabat per Bonaventura e soprattutto Jovic per Barak sono le tardive mosse di Italiano per evitare la sconfitta, ma per l’ultimo quarto d’ora Gasperini va oltre e ne cambia tre in un colpo solo: Demiral per l’acciaccato Toloi, più due nuovi attaccanti, Malinovskyi e Hojlund al posto di Muriel e Lookman. Quanto basta per non abbassare la guardia e continuare a spaventare la Fiorentina, che però sfiora due volte il pareggio, guarda caso quando entra anche Cabral. Prima Jovic che impegna Sportiello e poi Demiral, che rischia l’autogol, vanno vicini all’1-1, ma l’1-0 non cambia più. Quanto basta per confermare che questa Atalanta, costretta a soffrire nel finale, piace di meno ma vince più di prima.
CENTRAVANTI ASSENTI - Gasperini è ancora senza centravanti, perché Zapata è infortunato, ma almeno recupera Muriel che sulla sinistra completa il tridente in cui Lookman parte a destra per lasciare spazio agli inserimenti centrali di Ederson. Italiano, invece, che di centravanti a disposizione ne ha due rinuncia per scelta tattica sia a Cabral sia a Jovic, preferendo accentrare l’esterno Kouame, tra Ikone e Saponara. E così Atalanta e Fiorentina cercano il gol con le accelerazioni sulla fascia, oppure con i lanci lunghi, ma nessuna delle due riesce a sbloccare lo 0-0 in un primo tempo equilibrato con poche occasioni da rete.
LA MIGLIOR DIFESA - Il primo portiere impegnato è il nerazzurro Sportiello che dopo aver bloccato una facile conclusione di Venuti respinge in due tempi un tiro di Saponara. E’ la dimostrazione che la Fiorentina non si limita ad aspettare e anzi cerca di spaventare l’Atalanta con le incursioni di Barak, che si muove tra Bonaventura e Mandragora. Troppo poco, però, per mettere in difficoltà la miglior difesa del campionato, battuta soltanto tre volte in sette giornate, perché Okoli e capitan Toloi non concedono spazi e soltanto Scalvini sulla sinistra si merita un cartellino giallo per una trattenuta fallosa su Kouame.
ROSSO O GIALLO? - La buona partenza della Fiorentina sveglia l’Atalanta che cerca di sfruttare i lanci lunghi di Toloi e le accelerazioni di Lookman sulla destra, capace di impegnare Terracciano che respinge due volte con i pugni, prima su di lui e poi su conclusione di Soppy. L’emozione più grande del primo tempo è però legata a una errata decisione dell’arbitro Irrati, che estrae un cartellino rosso per una rovesciata di Kouame sulla testa di De Roon. Richiamato al monitor da Di Bello e Marini, addetti al Var, Irrati cambia il colore del cartellino. Il rosso diventa giallo e la Fiorentina può chiudere il primo tempo non in inferiorità numerica.
DECIDE LOOKMAN - Visto che il gol rimane un’utopia, 10’ dopo l’intervallo Gasperini toglie l’inutile Ederson rilanciando Pasalic in attacco, con la staffetta Maehle-Soppy sulla fascia sinistra. La svolta, però, arriva grazie a Muriel che dalla sinistra accende la luce alla sua maniera smarcando Lookman, bravissimo a sfruttare la libertà concessagli da Quarta e Igor per infilare comodamente il pallone dell’1-0 alle spalle dell’incolpevole Terracciano. A questo punto la Fiorentina è costretta a scoprirsi per cercare il pareggio e così concede spazi pericolosi all’Atalanta che in contropiede sfiora il raddoppio, quando Maehle si divora il 2-0 facendosi precedere da Terracciano in uscita.
SOFFERENZA FINALE - Amrabat per Bonaventura e soprattutto Jovic per Barak sono le tardive mosse di Italiano per evitare la sconfitta, ma per l’ultimo quarto d’ora Gasperini va oltre e ne cambia tre in un colpo solo: Demiral per l’acciaccato Toloi, più due nuovi attaccanti, Malinovskyi e Hojlund al posto di Muriel e Lookman. Quanto basta per non abbassare la guardia e continuare a spaventare la Fiorentina, che però sfiora due volte il pareggio, guarda caso quando entra anche Cabral. Prima Jovic che impegna Sportiello e poi Demiral, che rischia l’autogol, vanno vicini all’1-1, ma l’1-0 non cambia più. Quanto basta per confermare che questa Atalanta, costretta a soffrire nel finale, piace di meno ma vince più di prima.
IL TABELLINO
Atalanta – Fiorentina 1-0 (primo tempo 0-0)
Marcatori: 14’ s.t. Lookman
Assist: 14’ s.t. Muriel,
Atalanta (3-4-1-2): Sportiello; Toloi (dal 30’ s.t. Demiral), Okoli, Scalvini; Hateboer, De Roon, Koopmeiners, Soppy (dall’11’ s.t. Maehle); Ederson (dall’ 11’ s.t. Pasalic); Lookman (dal 30’ s.t. Malinovskyi), Muriel (dal 30’ s.t. Hojlund). All. Gasperini
Fiorentina (4-3-3): Terracciano; Venuti (dal 23’ s.t. Terzic), Martinez Quarta (dal 41’ s.t. Duncan), Igor, Biraghi; Bonaventura (dal 23’ s.t. Amrabat), Mandragora, Barak (dal 31’ s.t. Jovic); Ikoné, Kouamé, Saponara (dal 41’ s.t. Cabral). All. Italiano.
Arbitro: sig. Massimiliano Irrati – sez. Pistoia
Ammoniti: Bonaventura, Scalvini, Hateboer, Amrabat