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    Il ricordo di Morosini nel giorno di Crespo e Zola. Non lo voleva nessuno, divenne l'erede di Maradona

    Il ricordo di Morosini nel giorno di Crespo e Zola. Non lo voleva nessuno, divenne l'erede di Maradona

    • Cesare Bardaro
    CAMPIO-NATI il 5 LUGLIO


    Oggi gli auguri di Buon Compleanno vanno al cinquantenne

    GIANFRANCO ZOLA, 1966  detto Magic Box ex fantasista di Nuorese, Torres,Napoli, Parma, Chelsea, Cagliari, per finire in Australia con Apia, Leichhardt Tigers  e Marconi Stallions. Ha allenato in Inghilterra West Ham, Watford- Il 24 dicembre 2014 ha sostituito Zenan sulla panchina del Cagliari, ma il 9 marzo venne a sua volta sostituito dal tecnico boemo. Fino a pochi giorni fa è stato tecnico dell'All Arabi(Qatar), Da ragazzino non lo voleva nessuno “Giovanni Maria Mele detto Zomeddu, il mio primo maestro di calcio, ha provato a segnalarmi all'Atalanta, alla Lazio, alla Sampdoria, al Cagliari, ricevendo sempre la stessa risposta: è troppo piccolo, è troppo gracile, non ci interessa" Quando arrivò a Napoli, Maradona disse «Finalmente ne hanno comprato uno più basso di me» Col Pibe de Oro si instaurò un bellissimo rapporto Maestro discepolo Se era normale che io guardassi Diego con gli occhi spalancati, specie quando calciava le punizioni, non era così scontato che lui fosse tanto disponibile con me. Era una leggenda vivente ma non si dava arie, era semplice, diretto, disponibile. Per la mia maturazione è stato fondamentale conoscerlo, ma ho imparato qualcosa anche da Careca, credo»  Quando Diego lasciò la societù partenopea, suggerì: «Non serve che il Napoli cerchi un mio sostituto, c'è Zola! Ha sempre sostenuto che si debba far cantare il pallone
    “non credo che la gente vada allo stadio e paghi il biglietto per esaltarsi davanti a un passaggio di cinque metri. Piuttosto, per un lancio di trenta, per una doppia finta con dribbling. Se io penso ai miei idoli, Maradona, Platini, Zico, Bruno Conti, sono tutti giocatori che facevano cantare il pallone. Uno di un altro ruolo che m'è sempre piaciuto è Leo Junior".  “Vogliamo parlare del rigore tattico che ha fatto passare in secondo piano le doti individuali? Prendiamo due squadre che applicano un perfetto 4-4-2. E' lo stallo, è la noia, è il calcio in gabbia. Io sono con quelli che escono dalla gabbia. Io devo”speravo di giocare prima, stavo bene, con la Nigeria appena entro l'arbitro mi butta fuori senza che avessi fatto fallo. Tre turni di squalifica. E l'arbitro radiato pochi mesi dopo perché si vendeva le partite.”
    La regina Elisabetta lo ha nominato Ufficiale dell'Ordine dell'Impero Britannico


    Contro il Norwich, il 16 gennaio 2002 segnò un gol che è considerato tre i più belli di sempre 




    Auguri anche al settantenne

    GIUSEPPE FURINO, 1946, detto Furia, ex mediano di Juventus, Savona, Palermo. 528 presenze con la maglia bianconera, 19 goal, 8 scudetti, ma non gli è mai piaciuto essere definito la bandiera della Juventus: «Perché la bandiera sta alta sul pennone ed io non sono certo il tipo da piedistallo. Tutt’altro, preferisco star giù a lavorare con gli altri, soprattutto con i giovani, con i quali mi trovo benissimo, perché parlo come loro e “sento” come loro».
    Wra considerato il mediano  più “cattivo” d’Italia, in quanto è spietato nel contrasto, non si tira mai indietro, in ogni mischia che si rispetti, lui è presente.
    Boniperti ed in generale tutti gli allenatori bianconeri, lo hanno sempre considerato un giocatore fondamentale per le proprie squadre, un capo carismatico, un tipo coriaceo, grintoso, portabandiera dei cosiddetti giocatori umili che sono però insostituibili in una squadra che vuole vincere. Molti scrisseto che con lui  la classe operaia era andata in paradiso: La sua carriera termina, praticamente, con l’arrivo di Platini; famosa è la frase dell’Avvocato:«È inutile avere Platini, se il gioco passa attraverso i piedi di Furino».
    "Da ragazzo il mio idolo era Omar Sivori, giocavo coi calzettoni abbassati e anche più tardi non ho mai messo i parastinchi. Quand'ero nelle giovanili della Juve a Sivori ho fatto un tunnel e ci è rimasto male: ragazzino, come ti permetti? Non l'ho fatto apposta, gli ho detto. Invece sì, era da mezzora che provava lui a farmi un tunnel, se l'era cercata. Ma un giorno ho visto Luis Del Sol e ho deciso che il mio vero ruolo era quello di mediano. E al mediano si chiedeva di marcare, essenzialmente. E il mediano che portava via la palla al 10, che molto raramente lo rincorreva, creava la famosa superiorità numerica". Pieno di grinta anche nei rapporti coi tifosi“torniamo da Bilbao sull'aereo dell'Avvocato con la coppa Uefa, primo trofeo europeo nella storia della Juve. Scendo dalla scaletta a Caselle con la coppa in mano e sulla pista ci sono i tifosi, e in prima fila osannante uno che conosco di vista. Uno che l'anno prima, quando il Toro ci sorpassò e vinse lo scudetto, ci aveva gridato gli insulti peggiori. Lui e altri, alcuni piuttosto balordi tant'è che per un po' fummo costretti ad allenarci a Villar Perosa. Con gli occhi li avevo schedati tutti. E quindi a questo dico secco: o vai via o ti spacco la coppa in testa. Non l'avrei mai fatto, ma lui ci ha creduto ed è sparito".

    Buon compleanno a

    ALBERTO GILARDINO, 1982, attaccante dell'Empoli (Piacenza, Verona, Parma, Milan, Fiorentina, Genoa, Bologna, Guangzhou  Fiorentina, Palermo) Caratteristica la sua esultanza da violinista. "Gilardino, sônac'i'vviolino” cantava infatti la Curva Fiesole
     Ha tre figlie femmine, tutte con nomi che iniziano per G Ginevra, Gemma e Giulia Ha salutato su Twitter i tifosi rosanero specicando che non se n'è andato per sua volomtà. Ha da poco aperto a Firenze il ristorante Fahion Footballer in società con Spalletti e Dainelli

    MARCIO AMOROSO, 1974,  Boca Raton (USA), attaccante brasiliano, ex Udinese (dal 1996 al 1999) Parma (1999-2001) e Milan (gennaio, Agosto 2006) Grande talento, ma frenato da un'interminabile serie di infortuni alle ginocchia. E' stato capocannoniere in Italia nel 1998-88 (22 reti) e in Bundesliga nel 2001-2002 (18 reti) col Borussia Dortmund.
    Nel 2005-06 Galliani decide di puntare su di lui per sostituire il partente Bobo Vieri, ma i risultati non sono quelli sperati: solo 5 presenze e 1 gol in maglia rossonera.
    Dopo 7 anni di pausa ha iniziato l'avventura negki USA, firmando per il Boca Eaton FC, campione in carica in Florida per la APSL (American Premier Soccer League) “Sono veramente contento di essere a Boca Raton, Florida. La società ha un progetto importante e credo fortemente nella loro voglia di aiutare il calcio a crescere negli USA.  Questo sport sta crescendo qui e voglio essere parte di questo processo per aiutare il Boca con nuovi progetti sempre più  stimolanti”.

    HERNAN CRESPO, 1975, ex attaccante argentino di River Plate, Parma, Lazio, Inter, Chelsea, Milan e Genoa. Allenatore del Modena, esonerato 26 marzo. La moglie ha protestato in sala stampa contro il DS, l'ex portiere Massimo Taibi: .“Perché non dite che Crespo ha lavorato gratis per voi? Siete proprio delle merde!”.  E' stato capocannoniere nel 2000-01 con 26 gol

    NUNO GOMES, 1976, ex attaccante portoghese, Alla Fiorentina dal 2000 al 2002. Con Marco Rossi fu uno dei due giocatori che chiesero la messa in mora della società di Vittorio Cecchi Gori
    SAMIR UJKANI, 1988, portiere kossovaro, ma ha anche il passaporto belga,  del Genoa, rientrato dal prestito al Latina. E' capitano della nazionale del Kosovo

    GIOVANNI SIMEONE, 1995, attaccante argentino  del River Plate, figlio di Diego, detto Cholito

    DAVID ROZENHAL, 1980, difensore ceko del KV Oostende. Alla Lazio nel 2007-08 e 2008-09 ha contribuito alla conquista della Coppa Italia strappata alla Sampdoria di Mazzarri. Nella lotteria dei rigori  non si tirò indietro. Il suo destro da fermo, da tiratore navigato, lasciò di stucco gli oltre 60mila dell'Olimpico. "Non so nemmeno perché l'ho calciato quel rigore"

    MARKUS ALLBACK, 1973, ex attaccante svedese. Ha giocato nel Bari nel 1997-98
     l’attaccante svedese non riuscì affatto ad integrarsi, risultando spesso un corpo estraneo rispetto all’impianto di gioco barese. Infatti, pur giocando 16 gare, il suo nome non comparì mai nel tabellino dei marcatori.  Fu talmente stordito dal suo pessimo impatto con il calcio italiano che, proprio al termine della gara con il Napoli, mentre tutti si apprestavano ad uscire, si accorse di aver perso una catenina d’oro e, disperato, si mise a cercarla in mezzo al campo. Un’impresa improba, che però fu risolta in maniera curiosa: mentre lo svedese stava per arrendersi gli arriva in soccorso uno dei tifosi che si erano messi ad aiutarlo, con in mano il gioiello perduto. Come ricompensa, chiese e ottenne un ricordo da vero fan: i pantaloncini del giocatore. Successivamente, tuttavia la sua carriera decollò, anche in
    Nazionale 73 presenze e 30 reti.Fu protagonista di una sorprendente gara di Champions del novembre 2006, allorquando il suo “piccolo” Copenaghen sconfisse per 1-0 i “giganti” del Manchester United, con rete proprio di Allback, che deviò sotto rete con un colpo di testa un pallone servitogli dal canadese Hutchinson

    JUAN DELGADO, 1994, attaccante uruguaiano, svincolato, fino all'1 luglio del Crotone
    ROBERTO ZAMMARINI, 1996, centrocampista del Mantova
    ARMANDO MADONNA, 1963, ex centrocampista di Atalanta, Piacenza, Lazio, SPAL, Alzano Virescit
    FRANCO TURCHETTA, 1961, ex centrocampista/attaccante di Varese, Verona, Brescia, Cesena, Forlì

    Buon compleanno, infine al mitico
    CARLO SCACCABAROZZI, 1932, ex difensore di Milan (giovanili) Padova. Piacenza, Vigevano e Novara

    Oggi avrebbe compiuto 30 anni

    PIERMARIO MOROSINI 1986-2012, centrocampista del Livorno, morto per una crisi cardiaca che lo colse il 14 aprile 2012 durante Pescara Livorno
     

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