Calciomercato.com

  • Il ricordo di Mazzone, i momenti più iconici della sua carriera

    Il ricordo di Mazzone, i momenti più iconici della sua carriera

    • Redazione CM
    La morte di Carlo Mazzone scatena il lutto nel mondo del calcio. Lo storico allenatore che in Serie A ha allenato ben 12 diverse formazioni, se n'è andato all'età di 86 anni. Nella memoria di tutti, alcuni momenti iconici che hanno segnato la storia del calcio italiano. Dal lancio di Totti con la Roma alla celebre scena della "corsa sotto la curva" ai tempi del Brescia, ripercorriamo i momenti più iconici della sua carriera.

    L'INFORTUNIO E GLI INIZI AD ASCOLI - Carlo Mazzone durante la sua carriera da giocatore si afferma con la maglia dell'Ascoli, di cui diventa capitano e bandiera. La sfortuna però lo costringe a fermarsi, a causa di un grave infortunio durante Ascoli-Sambenedettese, in cui subisce la rottura della tibia durante un contrasto. Questo costringe Mazzone a ripensare il suo futuro. L'allora presidente Costantino Rozzi lo rincuora: "Carlo, non ti preoccupare. Guarito o no sarai sempre con me" e così gli viene affidata la panchina delle giovanili nel 1968. Nel 1970 viene promosso allenatore della prima squadra e in 4 anni riuscirà a portare l'Ascoli dalla Serie C alla Serie A.

    LE STORICHE SALVEZZE CON CATANZARO, ASCOLI E LECCE - Dopo qualche anno alla Fiorentina, dove Mazzone vince una Coppa di lega italo-inglese (trofeo conteso tra la vincitrice della Coppa Italia e quella della Coppa di lega inglese), approda al Catanzaro e nel 1979 conquista una storica salvezza con i calabresi, guadagnandosi il soprannome di "Sor Megara". Lasciato il Catanzaro, Mazzone fa ritorno all'Ascoli, con cui conquisterà 4 salvezze consecutive in Serie A. Imprese che ripeterà col Lecce, quando nella stagione 1987/88 centrerà la promozione in Serie A e poi darà ai salentini due salvezze consecutive nelle successive due stagioni.

    L'EUROPA COL CAGLIARI - Dopo la parentesi a Lecce, Mazzone si trasferisce al Cagliari, con cui esordisce subito pareggiando con l'Inter. La stagione si concluderà con un 13° posto ma il miracolo arriverà nella stagione seguente. Mazzone - riconfermato nonostante il cambio di proprietà - trascinerà il Cagliari ad uno storico 6° posto che vale la qualificazione in Coppa UEFA. Il Cagliari mancava dall'Europa da 21 anni.

    LA SCOPERTA DI TOTTI - L'exploit a Cagliari, vale la chiamata della Roma nel 1994. Per lui nei tre anni giallorossi un settimo posto e due quinte posizioni, ma soprattutto il lancio con continuità in prima squadra di quello che sarebbe diventato il giocatore più importante della storia della Roma, Francesco Totti. Mazzone raccoglie l'eredità di Boskov, che aveva già fatto esordire Totti, e decide di dargli sempre più spazio viste le qualità che aveva visto in lui. Famosa la frase di Mazzone a Totti, mentre parlava coi giornalisti in un post-partita: "A' regazzì, vatte a fa la doccia, cò loro ce parlo io". Tra i due si instaurerà un rapporto molto solido, resistito fino alla fine della carriera di Totti.

    L'INTUIZIONE SU PIRLO - Durante il suo periodo sulla panchina del Brescia -  dove tra gli altri allena anche Roberto Baggio - Mazzone è protagonista di un'altra grande intuizione. Durante un'amichevole decide di spostare Andrea Pirlo nella posizione di regista, ruolo che fino a quel momento non aveva mai ricoperto, scoprendo così la posizione in cui Pirlo poi si è affermato ad altissimi livelli. Ruolo su cui anche lo stesso Pirlo all'inizio aveva qualche dubbio, ma che dopo quella partita si convinse essere la sua posizione naturale.

    LA CORSA - Una delle immagini più iconiche legate alla carriera di Carlo Mazzone è quella della celebre "corsa sotto la curva dell'Atalanta". Un episodio avvenuto il 30 settembre 2001, in una sfida tra il suo Brescia e gli storici rivali, appunto, l'Atalanta. Il Brescia era sotto 3-1 e gli ultras atalantini continuavano a bersagliare l'allenatore con cori e grida. Sul 3-2, Mazzone si gira verso di loro e avverte: "Se famo er tre pari vado sotto la curva dell'Atalanta". Con un gol di Baggio, il Brescia riesce poi a riportare il risultato in parità e Mazzone si lancia nella storica corsa sotto la curva per festeggiare, corsa che poi gli costerà 5 giornate di squalifica.
     

    Altre Notizie