ANSA
Il Pagellone di B: Ciofani incubo di Berlusconi, la favola continua di Gatti. Coda e Vokic, due rigori che pesano
Un'altra giornata di campionato in archivio, un altro turno di Serie B ricco di gol, emozioni e grandi giocate. Equilibrio continua ad essere la parola d'ordine nelle zone alte della classifica, dove vincono soltanto due delle prime, e in coda, dove Alessandria, Cosenza e Crotone muovono la graduatoria e lasciano i rimpianti a Vicenza, Reggina e Pordenone. Questi i nostri consueti top e flop della 21esima giornata, da cui escludiamo volutamente le tragicomiche vicende di Brescia: decisamente fuori concorso.
TOP
10 DANIEL CIOFANI (CREMONESE): doppietta decisiva e da urlo nello scontro diretto contro il Monza - il primo gol con un tocco sotto morbido morbido, il secondo col colpo di testa specialità della casa - che gli permette anche di diventare il primo calciatore a segnare ad entrambi club presieduti da Berlusconi, dopo il Milan.
9 FEDERICO GATTI (FROSINONE): una settimana da ricordare quella appena trascorsa per il forte difensore piemontese. Prima la firma con la Juventus, quando soltanto fino a pochi mesi fa giocava in Serie C con la maglia della Pro Patria, poi il gol che ha aperto le danze contro il Vicenza e che ha permesso al Frosinone di conquistare la quarta vittoria di fila e portarsi a -1 dal secondo posto.
8 FRANCESCO LISI (PERUGIA): una punizione gioiello per mandare ko l'Ascoli e riaprire la corsa per i piazzamenti playoff. La squadra di Alvini torna a vincere lontano da casa a distanza di 3 mesi dall'ultima volta e si prepara nel modo migliore per la prossima sfida contro il Frosinone
7 MORENO LONGO (ALESSANDRIA): il calciomercato invernale ha dato una mano, ma lo spirito mostrato contro due big contro Benevento e Pisa è di quelli giusti per conquistare un obiettivo vitale come la salvezza. Quattro punti strappati a due autorevoli pretendenti alla promozione in un "Moccagatta" che può diventare il fortino nel quale costruire l'impresa.
6 A DEMBA THIAM (SPAL): tre partite di gestione Venturato e tre pari. Dopo quelli tutt'altro che scontati e di prestigio con Benevento e Pisa, ne arriva uno molto più sudato contro il Pordenone. Tanti, troppi errori sotto porta per chiuderla prima e allora ci vuole un grande intervento del portiere senegalese per neutralizzare un rigore nel finale che può pesare molto per il futuro.
FLOP
5 LUCA D'ANGELO (PISA): Pisa, abbiamo un problema. La lunga sosta invernale sembra aver nuociuto a chi, prima dello stop, veniva da 6 risultati utili e consecutivi. Tre partite nell'anno nuovo e appena 2 punti conquistati. I colpi Torregrossa (subito in gol), Benali e Puscas vanno integrati il più in fretta possibile perché sono acquisti da Serie A, ma soprattutto va ritrovato il gioco spumeggiante di inizio stagione.
4 MASSIMO CODA (LECCE): veniva dal gol e dall'assist determinanti contro il Vicenza, interrompendo un'astinenza che resisteva dalla tripletta al Parma di novembre. Il suo errore dal dischetto a Como costa due punti ma certifica la sensazione che la condizione fisica migliore sia ancora lontana dopo l'infortunio di dicembre. Un solo gol in 3 mesi è troppo poco per una squadra che ambisce alla promozione diretta.
3 GIOVANNI STROPPA (MONZA): la presunta macchina da guerra, destinata a spazzare via le concorrenti anche in questo campionato, si è inceppata di nuovo. Contro la Cremonese un altro ko in uno scontro diretto, come contro il Benevento ad inizio gennaio; in mezzo un pari contro il Perugia e una vittoria stentata contro la Reggina. La ricerca dell'identità di gioco continua ad essere un rebus di complicata risoluzione. E dire che sono arrivati ulteriori innesti di categoria come Ramirez, Mancuso e Molina...
2 A VOKIC (PORDENONE): Dejan, non aver paura di sbagliare un calcio di rigore. De Gregori proverebbe a consolare così il centrocampista sloveno, fresco di arrivo dal Benevento. E' un errore che può pesare terribilmente nella rincorsa salvezza, l'attenuante è quella di aver avuto un minutaggio molto scarso nella prima parte di stagione e di non essere abbastanza caldo.
1 A DA CRUZ (VICENZA): come rovinare una partita complessivamente buona e promettente, a livello di spunti e accelerazioni, con una serie di scelte e letture sbagliate che hanno indirizzato in senso negativo la gara di Frosinone. In particolare, sullo 0-0 spreca in contropiede una clamorosa occasione di mettere Diaw davanti al portiere avversario per intestardirsi nella giocata personale; qualche minuto dopo Gatti punisce l'errore di superbia e il match scappa via.
TOP
10 DANIEL CIOFANI (CREMONESE): doppietta decisiva e da urlo nello scontro diretto contro il Monza - il primo gol con un tocco sotto morbido morbido, il secondo col colpo di testa specialità della casa - che gli permette anche di diventare il primo calciatore a segnare ad entrambi club presieduti da Berlusconi, dopo il Milan.
9 FEDERICO GATTI (FROSINONE): una settimana da ricordare quella appena trascorsa per il forte difensore piemontese. Prima la firma con la Juventus, quando soltanto fino a pochi mesi fa giocava in Serie C con la maglia della Pro Patria, poi il gol che ha aperto le danze contro il Vicenza e che ha permesso al Frosinone di conquistare la quarta vittoria di fila e portarsi a -1 dal secondo posto.
8 FRANCESCO LISI (PERUGIA): una punizione gioiello per mandare ko l'Ascoli e riaprire la corsa per i piazzamenti playoff. La squadra di Alvini torna a vincere lontano da casa a distanza di 3 mesi dall'ultima volta e si prepara nel modo migliore per la prossima sfida contro il Frosinone
7 MORENO LONGO (ALESSANDRIA): il calciomercato invernale ha dato una mano, ma lo spirito mostrato contro due big contro Benevento e Pisa è di quelli giusti per conquistare un obiettivo vitale come la salvezza. Quattro punti strappati a due autorevoli pretendenti alla promozione in un "Moccagatta" che può diventare il fortino nel quale costruire l'impresa.
6 A DEMBA THIAM (SPAL): tre partite di gestione Venturato e tre pari. Dopo quelli tutt'altro che scontati e di prestigio con Benevento e Pisa, ne arriva uno molto più sudato contro il Pordenone. Tanti, troppi errori sotto porta per chiuderla prima e allora ci vuole un grande intervento del portiere senegalese per neutralizzare un rigore nel finale che può pesare molto per il futuro.
FLOP
5 LUCA D'ANGELO (PISA): Pisa, abbiamo un problema. La lunga sosta invernale sembra aver nuociuto a chi, prima dello stop, veniva da 6 risultati utili e consecutivi. Tre partite nell'anno nuovo e appena 2 punti conquistati. I colpi Torregrossa (subito in gol), Benali e Puscas vanno integrati il più in fretta possibile perché sono acquisti da Serie A, ma soprattutto va ritrovato il gioco spumeggiante di inizio stagione.
4 MASSIMO CODA (LECCE): veniva dal gol e dall'assist determinanti contro il Vicenza, interrompendo un'astinenza che resisteva dalla tripletta al Parma di novembre. Il suo errore dal dischetto a Como costa due punti ma certifica la sensazione che la condizione fisica migliore sia ancora lontana dopo l'infortunio di dicembre. Un solo gol in 3 mesi è troppo poco per una squadra che ambisce alla promozione diretta.
3 GIOVANNI STROPPA (MONZA): la presunta macchina da guerra, destinata a spazzare via le concorrenti anche in questo campionato, si è inceppata di nuovo. Contro la Cremonese un altro ko in uno scontro diretto, come contro il Benevento ad inizio gennaio; in mezzo un pari contro il Perugia e una vittoria stentata contro la Reggina. La ricerca dell'identità di gioco continua ad essere un rebus di complicata risoluzione. E dire che sono arrivati ulteriori innesti di categoria come Ramirez, Mancuso e Molina...
2 A VOKIC (PORDENONE): Dejan, non aver paura di sbagliare un calcio di rigore. De Gregori proverebbe a consolare così il centrocampista sloveno, fresco di arrivo dal Benevento. E' un errore che può pesare terribilmente nella rincorsa salvezza, l'attenuante è quella di aver avuto un minutaggio molto scarso nella prima parte di stagione e di non essere abbastanza caldo.
1 A DA CRUZ (VICENZA): come rovinare una partita complessivamente buona e promettente, a livello di spunti e accelerazioni, con una serie di scelte e letture sbagliate che hanno indirizzato in senso negativo la gara di Frosinone. In particolare, sullo 0-0 spreca in contropiede una clamorosa occasione di mettere Diaw davanti al portiere avversario per intestardirsi nella giocata personale; qualche minuto dopo Gatti punisce l'errore di superbia e il match scappa via.