Redazione Calciomercato
Il Napoli torna a Barcellona: Kvara-Osimhen vs Lewandowski-Joao Felix. I precedenti non sorridono
IL CAMMINO - Il Barcellona nel gruppo H è arrivato primo in classifica, lasciandosi alle spalle Porto, Shakhtar Donetsk e Anversa. "Appena" 12 punti in un girone sicuramente abbordabile. La squadra di Xavi ha perso contro lo Shakhtar e l'Anversa (anche se quest'ultima a primo posto già acquisito). Venendo alla competizione, il calo è stato evidente: dopo dieci anni tra le prime d'Europa, quattro vittorie della Champions e cinque semifinali tra il 2006 e il 2019 nella stessa competizione, nelle ultime due stagioni addirittura il Barcellona è uscito già alla fase a gironi senza affrontare neanche gli ottavi di finale. In campionato l'anno scorso, dopo tre campionati, è tornato a vincere la Liga ma oggi la vetta è già lontana con il Real Madrid a quota 42 punti, 7 in più di Lewandowski e compagni. Primo posto che potrebbe addirittura allontanarsi con il Girona pronto al sorpasso sul Real se dovesse vincere questa sera.
LA STELLA - Ce ne sono di campioni in questo Barcellona. Ma il punto di riferimento resta, ovviamente, Robert Lewandowski. I numeri, la carriera parlano al posto suo. Nonostante i 35 anni continua a segnare, però non con lo stesso ruolino di marcia del passato, complice un andamento faticoso del Barcellona: in stagione ha messo a segno 9 reti e fornito 4 assist in 20 presenze tra campionato e Champions. Ha ancora un peso importantissimo nel reparto offensivo, in questo caso, del Barcellona. A lui va aggiunto anche Joao Felix, che dopo un periodo non semplicissimo all'Atletico Madrid si è ritrovato in blaugrana. 6 gol e 3 assist, trascinatore lì davanti e pronto a sfidare con Lewandowski la coppia Kvaratskhelia-Osimhen. Impossibile non menzionare anche uno come Pedri, rientrato da poco dall'infortunio e pronto a mostrare la sua immensa classe al Maradona e a Montjuic.
FORMAZIONE TIPO - È un Barcellona che ha come punto di forza la presenza in rosa di un mix tra giovani e campioni di livello internazionale. Xavi può vantare abbondante qualità, anche se non è chiaramente la squadra stellare in cui giocava lui stesso. Tra i pali contro il Napoli difficilmente si vedrà ter Stegen, che dopo l'operazione alla schiena ne avrà per un po'. Al suo posto il classe '99 Peña. Difesa a 4 che varia ma ha alcuni punti di riferimento. Come Cancelo, tra i punti di forza di questo Barça, che dovrebbe agire come terzino destro, ma può essere spostato a sinistra o addirittura nel tridente offensivo. I centrali che partono avvantaggiati sono Koundé e Araujo. Sull'out mancino il talentuoso 2003 Balde. Centrocampo di gran qualità quello composto da Gündogan, de Jong e Pedri. Il tridente offensivo ha davvero tante risorse ed è proprio qui che si vede emergere tanto la presenza di giocatori di caratura mondiale e stelle emergenti. Joao Felix e Raphinha a supporto di Lewandowski, si inizia così. Ma dalla panchina non male poter contare su gente come Fermin Lopez, Ferran Torres e il 2007 che sta incantando, Lamine Yamal. Mancherà, però, il Golden Boy 2022, Gavi: per lui stagione finita a causa della rottura del legamento crociato anteriore.
BARCELLONA (4-3-3): Peña; Cancelo, Koundé, Araujo, Balde; Gundogan, de Jong, Pedri; Raphinha, Lewandowski, Joao Felix. All. Xavi
I PRECEDENTI - Oramai Napoli-Barcellona sta diventando quasi una consuetudine. Sarà infatti il terzo confronto negli ultimi cinque anni. Prima quel particolare ottavo di finale di Champions League nel 2020 quando si giocò a distanza di cinque mesi tra andata e ritorno, causa scoppio della pandemia. Le due squadre si sono ritrovate nel 2022 per i sedicesimi di finale di Europa League. C'è anche un precedente non ufficiale proprio con Walter Mazzarri in panchina, perché c’è stato il trofeo Gamper nel 2011, terminato 5-0 per il Barça. Il bilancio vede 2 pareggi e 2 vittorie per il Barcellona, adesso il Napoli vuole trovare finalmente la prima vittoria, anche per puntare la partecipazione al Mondiale per Club a discapito della Juventus.