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    Napoli, caos Supercoppa! Problemi di sicurezza, disorganizzazione e non solo: la posizione di De Laurentiis

    Napoli, caos Supercoppa! Problemi di sicurezza, disorganizzazione e non solo: la posizione di De Laurentiis

    • Giovanni Annunziata
    Manca veramente poco all'inizio della Supercoppa italiana ma regna ancora il caos assoluto nell'organizzazione della competizione che vedrà coinvolte Napoli, Inter, Fiorentina e Lazio. Nei prossimi giorni verosimilmente dovrebbe risolversi il tutto, perché appunto siamo veramente agli sgoccioli. È previsto un blitz in Arabia Saudita, sede della coppa, da parte di figure che rappresenteranno la Lega Serie A e i club che parteciperanno. Nell'attesa che tutto possa risolversi per il meglio, però, non mancano le polemiche per ciò che sta accadendo.

    QUANTI PROBLEMI - Tante le problematiche riscontrate nell'avvicinamento. A partire proprio dalla questione organizzativa, con l'insicurezza che fa da padrona a poche settimane dall'inizio. In questo discorso rientrano le date, perché sono state cambiate ben tre volte (ad oggi si giocherà dal 18 al 22 gennaio). Un ulteriore slittamento non ci potrà essere perché nel mese di febbraio ci sarà la Champions League per Napoli, Inter e Lazio. Non è tutto, perché altri difetti emergono dalla situazione stadi: la capienza fa discutere fortemente, le strutture per le semifinali potranno ospitare circa 15 mila spettatori e i terreni di gioco non si mostrano adatti al livello.

    DE LAURENTIIS SCONTENTO - Si è già fatto sentire a più ripetizioni il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis con dichiarazioni belle dirette: "Deficiente chi vuol andare in Arabia Saudita per giocare la Supercoppa. Avete visto quello che succede in Israele? Potrebbe esserci blocco aereo su quei territori". La sua idea sarebbe quella di trasferirsi all'Olimpico, ma restano i problemi di contratto tra la Lega Serie A e l'Arabia Saudita, con un accordo che prevede quattro edizioni in sei anni in quel Paese. De Laurentiis non ha come prima idea quella di boicottare la competizione, ma è un’ipotesi sicuramente da non escludere. Chiede, con forza, di riflettere in primis sulla questione sicurezza, che un territorio come quello arabo non può garantire oggi al 100% e che vengano rispettate le necessità dei quattro club coinvolti.



     

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