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Il Napoli si è fermato al palo, di Miranda
SLIDING DOORS - Tutto bello, splendido, perfetto, così come l'euforia scatenata al San Paolo da Gonzalo Higuain che canta l'ormai celebre coro "un giorno all'improvviso..." sotto la Curva B. Un momento magico che, però, si è rivelato uno sliding doors per la squadra allenata da Maurizio Sarri. Sì perchè, con l'Inter in inferiorità numerica, l'aver sofferto nel finale di gara contro una squadra in 10 ha paradossalmente minato le certezze di una squadra lanciata a mille.
DA VINCITORE A VINTO - Il palo di Miranda da manifesto della vittoria di un Napoli che abbatte l'Inter si è clamorosamente trasformato nell'antifrasi di sè stesso: non è tato il club partenopeo ad aver compiuto il passo decisivo verso la consacrazione a squadra da battere in Serie A, bensì è l'Inter ad aver trovato la convinzione di essere una formazione che può ambire allo Scudetto.
E' FINITA LA BENZINA? - La sconfitta con il Bologna è stato il primo segnale di una certezza minata, allietata soltanto dalla doppietta inutile ai fini del risultato del solito Higuain. Il brutto pareggio contro la Roma, con un primo tempo avido di emozioni e con una ripresa in cui la mancanza di lucidità sotto porta l'ha fatta da padrone, ha messo in mostra una squadra che, negli 11 titolarissimi, sembra arrivata alla pausa invernale con la spia della riserva accesa. Marek Hamsik capitano designato in questa stagione, è anche il simbolo di questo momento di difficoltà. La sua media voto è in netto calo e il suo apporto in zona gol non è più elevato come nelle passate annate. Soltanto un gol (alla prima giornata) e due occasioni clamorose fallite contro la Roma che testimoniano il momento no. Un dato allarmante? Probabilmente no, ma per ora il Napoli sembra essersi fermato al palo (di Miranda).
Emanuele Tramacere
Twitter @TramacEma