Inter, mancano solo Kondogbia e Perisic
Quanto corre l’Inter di Mancini. I nerazzurri viaggiano a vele spiegate e mettono pressione alle inseguitrici, una circostanza che pochi avrebbero previsto qualche mese fa, quando il mercato incoronava Roma, Napoli, Juve e Milan come regine del campionato.
E INTANTO VINCEVA... - L’Inter continua a vincere. Ha iniziato a farlo fin da subito, in maniera stentata e con qualche difficoltà figlia del fisiologico periodo di rodaggio, che non si capisce perché nessuno pareva volesse prendere in considerazione nell’analizzare le gare poco organizzate dell’Inter. Ma intanto vinceva…
PRESA DI COSCIENZA - E vince ancora, giocando meglio e mostrandosi anche molto più coraggiosa. Perché l’Inter di Udine è scesa in campo con ben pochi giocatori dediti alla fase difensiva: Montoya e Telles sugli esterni, Guarin in mezzo al campo, Perisic, Jovetic, Ljajic e Icardi ad assaltare gli ultimi trenta metri. Una squadra votata al gioco offensivo, che ha preso consapevolezza nei propri mezzi e che sa anche quando rischiare oppure no.
LA FORZA DEL GRUPPO - Bravo, anzi, bravissimo Mancini. Che finora non ha sbagliato niente. Neanche nella gestione del gruppo, visto e considerato che uno dei punti forti di questa squadra e proprio lo spogliatoio. Tutti utili, nessuno indispensabile, questa la filosofia impostata da Roberto Mancini, resa concreta da un turnover che probabilmente in Serie A mai ha portato così tanti frutti. Sotto la direzione del tecnico jesino si erge un palazzo solidissimo.
ULTIMO REBUS - Voti altissimi per l’ex City, che adesso attende solo la lode ed il bacio accademico. Il puzzle è quasi totalmente completo, solo due pezzi faticano ancora ad incastrarsi: Kondogbia e Perisic. Proprio loro, i colpi più costosi del mercato nerazzurro, che ad oggi non hanno ancora fatto la differenza. Niente di grave, le risorse in Pinetina sono tante e suppliscono anche a questo problemino, ma sicuramente il rendimento dei due deve subire una rapida impennata. L’Inter è quasi perfetta e quando Mancini risolverà anche quest’ultimo rebus sarà da 110 e lode
Pasquale GuarroE INTANTO VINCEVA... - L’Inter continua a vincere. Ha iniziato a farlo fin da subito, in maniera stentata e con qualche difficoltà figlia del fisiologico periodo di rodaggio, che non si capisce perché nessuno pareva volesse prendere in considerazione nell’analizzare le gare poco organizzate dell’Inter. Ma intanto vinceva…
PRESA DI COSCIENZA - E vince ancora, giocando meglio e mostrandosi anche molto più coraggiosa. Perché l’Inter di Udine è scesa in campo con ben pochi giocatori dediti alla fase difensiva: Montoya e Telles sugli esterni, Guarin in mezzo al campo, Perisic, Jovetic, Ljajic e Icardi ad assaltare gli ultimi trenta metri. Una squadra votata al gioco offensivo, che ha preso consapevolezza nei propri mezzi e che sa anche quando rischiare oppure no.
LA FORZA DEL GRUPPO - Bravo, anzi, bravissimo Mancini. Che finora non ha sbagliato niente. Neanche nella gestione del gruppo, visto e considerato che uno dei punti forti di questa squadra e proprio lo spogliatoio. Tutti utili, nessuno indispensabile, questa la filosofia impostata da Roberto Mancini, resa concreta da un turnover che probabilmente in Serie A mai ha portato così tanti frutti. Sotto la direzione del tecnico jesino si erge un palazzo solidissimo.
ULTIMO REBUS - Voti altissimi per l’ex City, che adesso attende solo la lode ed il bacio accademico. Il puzzle è quasi totalmente completo, solo due pezzi faticano ancora ad incastrarsi: Kondogbia e Perisic. Proprio loro, i colpi più costosi del mercato nerazzurro, che ad oggi non hanno ancora fatto la differenza. Niente di grave, le risorse in Pinetina sono tante e suppliscono anche a questo problemino, ma sicuramente il rendimento dei due deve subire una rapida impennata. L’Inter è quasi perfetta e quando Mancini risolverà anche quest’ultimo rebus sarà da 110 e lode
@ngoppejammeja