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    Il Napoli non esiste più: squadra allo sbando, contestazione, Mazzarri impotente e Conte in tribuna

    Il Napoli non esiste più: squadra allo sbando, contestazione, Mazzarri impotente e Conte in tribuna

    • Gianluca Minchiotti
    Nello scorso campionato, la vittoria sul campo del Torino rappresentò uno dei manifesti del Napoli di Luciano Spalletti, nella cavalcata inarrestabile verso lo scudetto. Il match di oggi, perso sullo stesso campo per 3-0, è invece la certificazione del punto più basso raggiunto dai campioni d'Italia, in crisi nerissima e colati a picco in classifica (ora al nono posto, con 28 punti). La faccia sconsolata di Walter Mazzarri, oggi in tribuna per squalifica (al suo posto, in panchina, il fido Frustalupi) è emblematica del momento del Napoli, sportivamente drammatico. Così come lo sono i fumogeni e la contestazione dei tifosi partenopei, oggi stipati nel settore ospiti dell'Olimpico Grande Torino. 

    Alla quarta sconfitta nelle ultime sei partite, il Napoli ora guarda tutte le big dal basso verso l'alto e ha di fronte a sé una scalata importante, se vuole riguadagnare una classifica da Champions League, impresa che oggi non sembra assolutamente nelle corde di una squadra allo sbando, come evidenzia anche l'incosciente intervento con il quale il nuovo acquisto Mazzocchi ha rimediato un'espulsione a inizio secondo tempo, appena cinque minuti dopo il suo esordio con la maglia sognata da una vita. Nel frattempo, il Napoli era passato a cinque a centrocampo, un tentativo di Mazzarri vanificato immediatamente dal campo. 

    Con De Laurentiis che si è assunto la totale responsabilità della situazione già da giorni, con un Rudi Garcia che forse non aveva tutte le colpe, con un Antonio Conte oggi in tribuna, a guardare la squadra che ha rifiutato di allenare, e con un Mazzarri che sembra impotente, il Napoli raccoglie fischi, cori di contestazione e fumogeni, rimpiangendo il tempo che fu, solo pochi mesi fa.     

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