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Il Napoli è di un altro pianeta, ma ha un difetto: la Juve dirà tutto
Dettagli, comunque, perché ripensando alle difficolta della Juventus per vincere di “corto muso”, o all’involuzione dell’Inter mostrata a Monza dopo il successo contro lo stesso Napoli, Osimhen e compagni sembrano di un altro pianeta. E senza nemmeno rimpiangere gli assenti, perché Zielinski e Raspadori partono in panchina per scelta tecnica ed entrano soltanto nella ripresa, a dimostrazione del fatto che Spalletti ha un organico di grande qualità che può persino prescindere dal miglior Kvaratskhelia. Il georgiano, infatti, mette in difficoltà il suo avversario diretto Leris con gli scatti lo hanno reso famoso nella prima parte del campionato, ma poi gli manca sempre il tempo per concludere, a dimostrazione di una condizione fisica ancora insufficiente.
E così, tanto per cambiare, la differenza la fa Osimhen che dopo il rigore sbagliato da Politano sullo 0-0, devia da grande attaccante il perfetto assist di Mario Rui, consolidando il suo titolo di capocannoniere con dieci gol. Sono passati meno di 20’ e il Napoli ha la gara in pugno perché la Sampdoria prova invano a ripartire dopo aver impegnato Meret soltanto una volta con Verre. Troppo poco per spaventare il Napoli, che ha il merito di giocare sempre come se dovesse rimontare lo svantaggio e non per difenderlo. E così Osimhen provoca l’espulsione di Rincon che entra in ritardo su di lui. E’ il via libera per il successo, che però viene messo al sicuro soltanto dopo il secondo rigore concesso, anche stavolta dopo richiamo del Var, per un braccio allargato di Vieira su Elmas, bravo a trasformare dal dischetto.
Inutilmente Stankovic aveva già provato a scuotere la squadra inserendo il debuttante Zanoni e Djuricic al posto di Murillo e Gabbiadini. Come non detto. La Sampdoria offre soltanto fumo, ritrovandosi ancora più indietro, a meno 6 dallo Spezia quart’ultimo. Il Napoli, invece, si dimostra maturo pilotando con sicurezza il 2-0 della ripartenza. E adesso, quindi, riflettori accesi venerdì prossimo a Napoli, dove la capolista con il miglior attacco (39 gol) affronterà la Juventus con la migliore difesa (7), per capire se davvero la squadra di Spalletti potrà volare verso lo scudetto. Oppure se dovrà ancora temere chi la insegue, più o meno da vicino.