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    Il Montella paziente, l'altra faccia di Milano: ma quanto durerà?

    Il Montella paziente, l'altra faccia di Milano: ma quanto durerà?

    • Federico Albrizio
    Manca un mese alla fine del mercato e il Milan ancora latita: esclusi Lapadula e Vangioni (pure fermi ai box) non si registrano nuovi arrivi in casa rossonera, con buona pace dei tifosi che osservano una squadra evidentemente incompleta nella tournée americana. Le amichevoli contro Bayern Monaco e Liverpool hanno messo a nudo i limiti di una rosa ancora scoperta in diversi ruoli, dal centrale difensivo a una mezzala fino a un esterno d'attacco, ma l'impegno non manca: i giocatori provano a mettere in campo le richieste di Vincenzo Montella, che lavora in attesa che anche la dirigenza rossonera faccia la sua parte.

    PAZIENZA - "Sappiamo dove intervenire", questo il mantra che ripete Montella fin dal giorno della sua presentazione a Casa Milan. L'Aeroplanino non ha avuto grandi pretese, ma ha richiesto quei 4-5 interventi necessari per puntellare la rosa e per mettere in pratica le sue idee di gioco: a un mese dalla chiusura del mercato però le sue richieste non sono state esaudite, colpa della situazione di immobilismo in cui versa la società. Il tecnico ha reagito, non alzando la voce con la società ma concentrando i suoi sforzi per valorizzare al massimo i giocatori in rosa, il suo "lavoro con quello che ho a disposizione" nel post-partita di Liverpool-Milan non va inteso come una sommessa frecciata alla dirigenza ma come una constatazione del presente. Pazienza e calma, Montella predica questo, in antitesi quasi con quanto si è visto sull'altra sponda di Milano: la reazione di Roberto Mancini alle strategie di mercato dell'Inter è stata decisamente meno pacata, soprattutto quando si è sfiorata la rottura per il rifiuto della nuova proprietà cinese ad accontentare il tecnico jesino (su tutti la volontà di portare Yaya Touré a Milano). Eppure le forzature di Mancini hanno portato ai loro risultati, con la dirigenza che si è convinta a procedere nella trattativa per Candreva: due modi diversi di vivere il rapporto con la dirigenza in sede di mercato, Mancini più 'aggressivo' e Montella più paziente.

    IL TEMPO STRINGE - Ma quanto durerà ancora la pazienza di Montella? Come scritto nell'incipit dell'articolo manca solo un mese alla conclusione del mercato, ancor meno all'inizio del campionato e il Milan rischia seriamente di presentarsi ai nastri di partenza con una squadra inadeguata, non solo per gli obiettivi richiesti ma anche per poter mettere in pratica il gioco del tecnico. Trattative bloccate per l'assenza di fondi (Musacchio, Sosa), cessioni che non si concretizzano (Bacca) e altre che portano solo risparmi di ingaggio (Menez): in tutto questo il malumore crescente della tifoseria, sempre più distaccata dalla squadra (pochissimi gli abbonamenti finora venduti) e furiosa con la proprietà per la mancanza di chiarezza sulla cessione della società e sul mercato (protesta della Curva Sud ad Arcore). La situazione si fa sempre più pesante per tutti, anche per giocatori e Montella che tra pochi giorni torneranno dagli Stati Uniti e respireranno direttamente il clima di tensione: il rischio è che il Milan riesca a muoversi troppo tardi per trovare rinforzi e che quel 'lavorare con quello che ho a disposizione' diventi la costante almeno in questa prima parte di stagione, Montella riuscirà ancora a fare buon viso a cattivo gioco?

    Twitter: @Albri_Fede90

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