'Il mio voto libero': la canzone di Beccantini sulle elezioni Figc
In un mondo che non ci frega più
il mio voto libero sei tu.
E l’Opti Pobà
si apre attorno a noi
al di là del limite dei Nicchi tuoi
Nasce il tradimento
nasce in mezzo al Lambro
e s’innalza altissimo e va
e vola sulle accuse di tangente
da tutti i suoi Lotito dipendente
sorretto da un anelito di livore
di vero livore
In un mondo che prigioniero è
millantiamo liberi Uva e te
E la verità si offre nuda a noi
e limpida è l’immagine
Nuovi strafalcioni
giovani pressioni
si esprimono carissime in noi
Il tonfo delle catene del passato
cadendo lascia Ulivieri sputtanato
e s'alza un vento tiepido d'Abodi
di vero scalpore
E riscopro te
dolce Galliani che
non sai dove andare ma sai
che ovunque andrai
al fianco tuo mi avrai
se tu lo vuoi
Erbe un giorno campi
ricoperte dalle zolle artificiali
rivivono
ci chiamano
Carrari interessati
e perciò sopravvissuti argini
si aprono
lo abbracciano
In un mondo che
prigioniero è
simuliamo liberi
io e te
E la verità si offre nuda a noi
e bulgara è la votazione
ormai
Nuove collusioni
giovani pulsioni
si esprimono carissime
in noi
La traccia dei programmi del passato
cadendo lascia lo scranno immacolato
e s'alza un Carlo furbo vincitore
da vero attore
e gli faccio tiè
di Roberto Beccantini