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    Il Milan sulle spalle di Lapadula: tra Montella, Bacca  e un futuro da scrivere

    Il Milan sulle spalle di Lapadula: tra Montella, Bacca e un futuro da scrivere

    • Daniele Longo
    Sabato sera  contro il Genoa toccherà a Gianluca Lapadula guidare l'attacco del Milan. Una scelta in parte obbligata, data la sempre più probabile squalifica di Carlos Bacca per le reiterate proteste, a fine gara, verso l'arbitro Davide Massa. Di nuovo titolare nel momento più delicato della stagione. 

    MEDIA ELEVATA - Alla sua prima stagione in serie A, l'ex Pescara ha dovuto pagare dazio al salto di categoria e alle normali attese scaturite dal suo acquisto per 9 milioni di euro. Critiche approssimative e frettolose hanno accompagnato i suoi primi mesi, quando il suo alter ego Carlos Bacca trovava la via della rete con continuità e gli spazi erano molto ridotti. Il centravanti torinese era stato comprato proprio in previsione della cessione del colombiano, poi sfumata. Tra i due la lotta, almeno all'inizio, era impari: da una parte un curriculum che recitava due Europa League vinte con il Siviglia, dall'altro un grande campionato di B vinto grazie ai suoi 30 gol senza rigori.  I due sono rivali  solo per una maglia da titolare, essendo molto amici fuori dal campo. Nel calcio, e anche in questo caso, ci si può appellare ai numeri. Possono dire tutto, o forse niente, e, in questo caso, danno ragione al numero 9 rossonero: 5 gol in 604 minuti, 1 ogni 122' impreziositi da due assist decisivi. Dopo il gol di tacco segnato al Palermo e la doppietta all'Empoli,  Gianluca Lapadula è entrato in maniera definitiva nel cuore della tifoseria. Un vero e proprio beniamino, tanto che ogni suo ingresso in campo è sempre accompagnato da applausi scroscianti. Per la sua determinazione e grinta, la voglia di non considerare perso nessun pallone.

    MOMENTO DI CALO - Qualcosa, però, si è inceppato sul più bello. Gianluca Lapadula non gioca una partita da titolare da Milan-Atalanta del 18 dicembre, tre mesi esatti fa. Proprio mentre sembrava in rampa di lancio, qualcosa non è andato come tutti si aspettavano. La spiegazione data del tecnico, e suffragata dai fatti, risiede tutto in una condizione fisica che è andata via peggiorando, un calo netto che per un giocatore con questo tipo di caratteristiche ha un peso specifico rilevante. Le lunga stagione con il Pescara, dove negli ultimi mesi andava in campo nonostante si allenasse poco e niente per via di alcuni acciacchi, lo hanno condizionato anche in quella attuale. 


    LA GRANDE OCCASIONE - Non diciamo nulla di nuovo ricordando che il gol,per un attaccante, è la panacea di ogni male. Quel rigore calciato con forza, e poca angolazione, nella vittoria con il Chievo lo ha emozionato. Nuove energie che andranno messe in campo già da sabato prossimo, per allontanare i dubbi di chi lo considera solo un'ottima riserva. Il Milan si aggrappa a lui per non perdere ulteriore terreno nella corsa all'Europa League:  la più grande occasione per convincere definitivamente Vincenzo Montella in vista della prossima stagione. 

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